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THE WOLF OF WALL STREET regia di Martin Scorsese

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Woodman     9 / 10  28/07/2014 16:55:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è un caso che Jordan abbia ricordato i personaggi di Ellis, quest'opera è una rilucente discarica di postmoderno, un agglomerato nauseante e stomachevole in cui sono accostate mescolanze a iosa di ogni tipo (comunicative, stilistiche, registiche, visive).
E' un fottuto baccanale di perversioni, vizi, deliri di onnipotenza, peni sfregati e succhiati, montagne di cocaina, sputi su banconote, dolori fisici, vomiti, elucubrazioni infinite pregne di umorismo che NON fa ridere, ingiustizie, disumanità, incoscienze, fatalità, sangue, vetri frantumati, alcool a non finire e occhi lucidi.

Un personaggio di mer.da, insopportabile, urticante, caciarone, incosciente, logorroico, caoticamente festaiolo, carico di acidità, superbia e lussuria. Ladro.

Una biografia di tre ore -con comparsata dell'interessato nel finale-, un ritmo furibondo, stringato, inarrestabile, vorticoso, roboante, un'emicrania pura.

Una galleria sconcertante di p.uttane, ciccioni segaioli, allupati e chiassosi, tipici personaggi snob di mer.da, schifosi, maledetti pezzi di m.erda tanto amati dai cinefili più accaniti e irremovibili, dai finocchi altezzosi e glabri che ostentano pseudo intellettualismi in formato bigino nelle aule infestate da vermi arrivisti del DAMS, da chi deve ostinatamente esaltare ogni azione di Di Caprio, anche la più monotona, la più falsa, la meno riuscita, da chi è notoriamente snob e teme gli snob più grossi di lui e vedendo questi imbecilli totali fagocitare liquidi vaginali a gogo, trapanare il cervello dello spettatore con ignominiose bestialità e riconoscendoli più grossi e amati di lui si butta ai loro piedi leccando ogni centimetro delle loro zone erogene, da chi non ama il Cinema e non ne sa niente ma vorrebbe essere come Di Caprio e come il suo personaggio e avere un esercito di boobs ballonzolanti e sode da comprimere e stuzzicare, che veste miliardi e firme autentiche e non vale una briciola ma ha soldi, prestanza e 30 cm di carne fra le gambe, odio puro, tutta l'odiosità del mondo adora e decora una pellicola odiosa, da odiare, fastidiosa, offensiva, volgare e prolissa.

La solita parabola ascendente-discendente-redenzione-dimostrazione scorsesiana, pare davvero un pezzo de bibbia, con un montaggio qui più che mai iperbolico, frastornante, micidiale della fida Schoonmaker, una sceneggiatura di seimila pagine firmata dal Winter de "I Soprano", una messa in scena favolistica e surreale per una giostra di pazzie e bullismi.

In altre parole, un CAPOLAVORO.
Da non perdere, maledizione.
Scorsese vive.
FOR CHRIST'S SAKE!