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THE WOLF OF WALL STREET regia di Martin Scorsese

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Angel Heart     6½ / 10  23/04/2014 14:03:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La prima ora e quaranta, ovvero pressapoco la durata media di un film normale, è a dir poco tremenda, nauseante, quasi inguardabile, sembra girata più che da Martin Scorsese regista di "Taxi Driver" e "Casinò" da un Martin Scorsese "wannabe": un collage interminabile, vuoto, ripetitivo, eccessivo, spossante e volgare oltremisura di alcool, droga, scòpate, pòmpini, battutacce e siparietti squallidi che fanno tutto tranne che ridere o divertire o interessare; io solitamente sono un amante degli eccessi, ma qui si è andati davvero troppo oltre primo per la maniera esagerata con cui vengono pompate le immagini ed estremizzate certe situazioni, secondo perchè dinamiche del genere sono interessanti all'inizio poi basta (ripeto, i primi cento minuti di film seguono tutti questa linea, sottolineo, cento minuti), terzo perchè la cosa ai fini della trama è rilevante fino ad un certo punto (e se così non fosse cento minuti sono comunque troppi) e quarto perchè la trama stessa viene completamente inghiottita da questa pseudo-pornografia che ribadisco sembra messa lì più per apparire che per necessità.
Niente emerge da questa prima parte, o meglio emergono gli eccessi ed i valori dei personaggi protagonisti, ma c'era davvero bisogno di allungare il brodo in maniera così tanto esplicita e ripetitiva quando lo stesso grande regista era riuscito vent'anni prima, con "Quei Bravi Ragazzi", a condensare magnificamente trent'anni di mafia parlando di tutto e di più in appena due ore scarse?
Davvero, un Martin Scorsese irriconoscibile, durante la visione si stenta a crederci che dietro la mdp ci sia lui. Poi però le cose cambiano, improvvisamente; finito il repertorio di tette e cùli vari (che per carità non mi dispiacciono affatto, ma se vado a vedere un film che si chiama "The Wolf of Wall Street" diretto da Scorsese e con protagonista Di Caprio, pretendere di più è lecito) la storia, che fino a prima era meno di un contorno, comincia finalmente ad emergere piano piano, e Scorsese torna ad essere il grande cantastorie che è sempre stato (al punto che pure la scena in cui Di Caprio e Hill assumono il flacone di tranquillanti, un'altra sequenza che in teoria si aggiungerebbe alle tante già viste fino a prima, risulta già meno inutile e più divertente). Nella rimanente ora e venti assistiamo al precipitarsi degli eventi (con il declino parziale del protagonista), i dialoghi cominciano a farsi molto più interessanti ed avvincenti, e Scorsese sfoggia tutta la sua maestria di narratore: inquadrature e piani sequenza bellissimi con un'attenzione maniacale per ogni minimo dettaglio, montaggio frenetico, colonna sonora non-stop, elementi che insieme alla recitazione dapprima standard e poi sensazionale di Di Caprio (vedere la scena con gli agenti nello yacht, il discorso in ufficio o la scena finale, giusto per citarne un paio) ipnotizzano lo spettatore per tutto il resto della durata per poi lasciarlo sui titoli di coda desideroso che il film fosse durato altre tre ore.
Suona strano certo, eppure è così: prima parte talmente vuota e noiosa che ti invoglia a spegnere, seconda parte invece che vorresti non finisse mai.

Ed è questo il problema: perchè fare un film di tre ore quando bastava una mezz'oretta con i vari eccessi e poi via con tutto il resto?
Io direi per accontentare un pubblico che ormai si diverte con poco, oppure il bisogno di trasgredire ad ogni regola per far parlare di sè e vendere ancor di più il prodotto. Ma davvero Martin Scorsese sentiva il bisogno di ricorrerea certi stratagemmi? Non direi proprio... quindi ancora non mi spiego questo temporaneo scivolone iniziale che, per quanto mi riguarda, da un regista come Scorsese è del tutto inaccettabile. Perchè credetemi se vi dico che in quei cento inutili minuti iniziali (non tutti, ma nel complesso) la mano del grande regista italo-americano proprio non esiste (se non nel costante cinismo) e anzi porta a domandarsi come mai si sia abbassato così tanto. Ripeto, la prima parte sembra girata da un'aspirante Scorsese/Tarantino qualunque.

Probabilmente tra dieci anni sarà considerato un capolavoro ancor più di adesso; io per ora mi limito a dire che è complessivamente un buon film (tutt'altro che un capolavoro) con una prima parte vomitevole e una seconda parte molto bella.
Ad ogni modo, Martin Scorsese è riuscito a vendere penne migliori.

Alla prossima visione.