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IL CAPITALE UMANO regia di Paolo Virzì

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jack_torrence     8 / 10  24/01/2014 16:03:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Virzì firma il suo film più maturo con un libero adattamento di un romanzo dello statunitense S. Amidon. Felice l'intuizione di affidare il progressivo disvelamento dell'intreccio all'approfondimento di alcuni diversi caratteri (più che dei rispettivi punti di vista): di capitolo in capitolo, passando da Dino a Carla a Serena, scopriamo diversi retroscena che fanno felicemente meglio luce sui personaggi e quindi sul contesto.
Partendo, giustamente, in chiave grottesca e caricaturale - quindi affondando sempre più in un registro, quello del noir, che fra l'altro in Italia è piuttosto inusuale - Virzì si supera, grazie a una sceneggiatura magistrale soprattutto nel disegno dei personaggi e nella calibratura del meccanismo del racconto.
Rimane un desolante affresco "in absentia" degli ideali (affettivi, culturali, politici) cui l'avidità ci ha fatto abdicare. Un barlume di pallida speranza senza più lacrime viene affidato ai due giovani che ancora non si rassegnano al contesto in cui si trovano invischiati. Con la loro residua ingenua purezza, come nell'ultimo Bertolucci, sembrano alla fine rappresentare l'ultima, utopica, Thule di una civiltà sprofondata nella propria ignorante e triste grettezza.