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SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO regia di Jim Jarmusch

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ferzbox     8½ / 10  25/04/2016 16:48:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Più vado avanti a vedere film sui vampiri e più mi rendo conto di quante potenzialità hanno questi personaggi ormai classici; immortali in tutti i sensi, enormemente versatili e tremedamente affascinanti da riuscire sempre a stimolare nuove versioni e nuovi modi di vederne la maledizione.
Tante sono state le pellicole che ne narravano la storia, e tante sono state le atmosfere differenti che riuscivano a dare allo spettatore; basti pensare a "The addiction", "Lasciami entrare", "Intervista con il vampiro", "Byzantium"; "Dal tramonto all'alba"; "Stress da vampiro" o al più recente e particolare "A girls walks at home alone at night".....
"Solo gli amanti sopravvivono" di Jim Jarmusch si associa a tutti questi titoli singolari, strizzando l'occhio un pò a tutti quanti, un pò alla figura del vampiro in generale, raccontando una tranquilla e solitaria vita quotidiana di alcuni vampiri tristi e depressi per il percorso intrapreso dall'uomo mortale, da loro giustamente e ironicamente definito zombi; testimoni di tutte le epoche passate, conoscitori dei reali eventi storici accaduti, fortunati di aver conosciuto personaggi illustri del passato, addirittura artefici di opere poi attribuite a personaggi famosi,vogliosi di apprendere tutto quello che la loro lunga esistenza gli permette di conoscere, quasi guardiani mistici miscelati in mezzo agli umani.
Tuttavia i due vampiri di Jarmusch sono evoluti,avanzati, quasi incredibilmente rispettosi del genere umano...speranzosi che possa ancora riprendersi; loro vagano nel presente con la consapevolezza che uccidere brutalmente nel ventunesimo secolo è ormai cosa barbara, selvaggia, quindi succubi di un era non più compatibile con loro, che cercano di vivere normalmente, affidandosi solo alla loro saggezza, alla loro conoscenza, alla filosofia sviluppatosi dalle loro scoperte e dalle loro conoscenza; la forza dell'esperienza secolare che abbatte tutti i paletti della limitata mortalità.
Così ecco sparire il lato bestiale del vampiro per essere sostituito da una figura quasi divina che trascende il semplice aspetto di "mostro", ma diventa qualcosa di ipnotico e superiore; come dei guardiani notturni che sorvegliano le azioni dei mortali, cercando di individuare quale tra gli uomini che incontrano, potrebbe significare qualcosa per la storia dell'umanità; degli osservatori; dei filosofi; degli amanti di tutto ciò che è artistico...ma assetati di sangue come dei poveri drogati; costretti a scovare degli stratagemmi per non esser scovati in un epoca dove l'aglio e i crocefissi sono ormai parte delle favole.
Ma il vampiro è pur sempre un essere con una sua indole e un suo istinto di sopravvivenza...e come tutti anche lui se messo alle strette......