Goldust 6½ / 10 23/09/2016 10:25:17 » Rispondi L'inizio è un mix tra la sfrontatezza indisciplinata di M.a.s.h. ed il fanatismo guerrafondaio di Apocalipse Now, sottolineato da uno stile di regia anch'esso super eccitato. Poi il ritmo si placa un poco ed il film si incanala in un dramma grottesco post-conflitto nel Golfo in cui quattro soldati vagano per il deserto a caccia dell'oro di Saddam, con sferzate ironiche che alleggeriscono le situazioni a far da contraltare a squarci di violenza iper-realistica. Complice un cast in parte e simpaticamente sopra le righe il gioco regge fino alla fine, tuttavia non mi è molto chiaro il messaggio lanciato da regista ( anche sceneggiatore ): l'America che si vuole descrivere è quella della guerra sporca e cattiva, è quella altruista dell'aiuto umanitario o è quella ( più probabile e contraddittoria ) in cui le due anime convivono, non senza pestarsi i piedi l'un con l'altra? Se l'intento era di rappresentare quest'ultima forse si poteva fare qualcosa di meglio, specie nel finale.
DogDayAfternoon 23/09/2016 13:10:05 » Rispondi Secondo me non è che tutti i film debbano per forza avere un messaggio: in "Three Kings" si è usata un'ambientazione reale e storica per girare un ottimo film d'azione a tratti anche divertente, con l'immancabile buonismo di fondo reso però anch'esso ottimamente.
Goldust 23/09/2016 15:15:41 » Rispondi Sono d'accordo in linea di massima, ma credo che in "Three Kings" un minimo di "posizione" sulla guerra in generale e sull'operato dell'esercito americano in particolare ci sia. Ma visto che non è così chiara magari sbaglio io.