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IL SESTO GIORNO regia di Roger Spottiswoode

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Dylan81     10 / 10  22/02/2006 12:49:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
SCHWARZENEGGER è SEMPRE SCHWARZENEGGER. BUONA LA SUA INTERPRETAZIONE.

Questo film è un anacronismo vivente, che per di più cerca (invano) di dipingersi una patina di modernità che non gli appartiene, ed in questo suscita più tenerezza che disapprovazione. Schwarzenegger appare del tutto incolpevole in un film che affronta un tema di "scottante" attualità, sforzandosi disperatamente di dare un'immagine del futuro realistica e contemporaneamente ironica, fatta di tanti esempi di innovazioni quotidiane (le banane al sapore di arancia, le amanti virtuali, ologrammi a profusione), che finiscono per saturare inutilmente la storia di tante "strizzatine d'occhio" che vorrebbero creare una complicità con lo spettatore ormai più che assuefatto al "sense of wonder". L'attore presenta il solito campionario di muscoli, battutine ed espressione da bonario scemotto che gli sono proprie, ed il suo personaggio è più che funzionale ad una storia di poche pretese (e qui i registi moderni dovrebbero imparare qualcosa), ma che non ha nulla da offrire se non un intrattenimento casalingo da sabato sera: pochi brividi, qualche inseguimento di troppo, la solita scena del protagonista appeso ad un elicottero (che sta per schiantarsi contro un palazzo: uao!), il cattivo-cattivo e personaggi di contorno più o meno divertenti; tra l'altro, la storia presenta non poche e sospette similitudini con la "Saga del clone" apparsa sui fumetti dell'Uomo Ragno qualche anno fa. Il regista non è certo noto per essere particolarmente brillante (ricordiamo i suoi TURNER E IL CASINARO, AIR AMERICA, FERMATI O MAMMA SPARA: non esattamente pilastri del cinema moderno), e qui compie il suo dovere come vuole il contratto, concedendosi persino dei "virtuosismi" post-moderni (i cambi di scena a tendina composti da flash di sequenze ed i soliti rallenty ingiustificati) decisamente fuori tono ed anche un tantino ridicoli. Un film innocuo, come tanti film d'azione degli anni '80 e '90, dai dialoghi a volte ridicoli, psicologie tagliate con l'accetta ed un pizzico di noia in scene viste e riviste, ma che non manca di un suo fascino "retrò" in questo marasma di pellicole iper-cinetiche e pseudo-tecnologiche: Schwarzy è come il nonno che ti racconta dei bei tempi andati mentre una lacrimuccia gli scivola sui muscoli appannati dal tempo...
Dick  13/10/2009 16:30:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"tra l'altro, la storia presenta non poche e sospette similitudini con la "Saga del clone" apparsa sui fumetti dell'Uomo Ragno qualche anno fa"

Si, in effetti si. Che oscnità di finale comunque quella saga!
Dick  13/10/2009 16:32:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
oscenità
Mic Hey  05/01/2010 23:54:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa ma perchè hai dato 10 allora !??