caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

NOAH regia di Darren Aronofsky

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4½ / 10  12/09/2014 10:07:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non volevo crederci. Già una volta appresa la notizia ho iniziato a sentire puzza di bruciato. Ovvero, il mitico Darren Aronofsky, regista di filmoni come "Requiem for a dream" e "Il cigno nero" impelagato con una super-produzione hollywoodiana dedicata alle bibliche gesta di Noè.
Conoscendo però le capacità del regista e il suo stile, che anche in film più commerciali come "The wrestler" emergono solleticando in modo esemplare il gusto "indie", nutrivo non poche speranze. Speranze purtroppo sciolte come neve al sole in modo piuttosto repentino: "Noah" è una porcheria di kolossal, un filmaccio in cui l'autore non solo fatica a tenere in piedi la baracca con una regia anonima e piena zeppa di effetti speciali, ma scade nel ridicolo a più riprese adottando un approccio da fantasy teologale, una sorta di "Signore degli anelli" sotto egida divina inzuppato col libro della Genesi.
Il film è veramente indifendibile, scontato sin dal più banale degli incipit in cui gli uomini brutti e cattivi uccidono il padre di Noè. Ovviamente questi si presenteranno anni dopo al cospetto dell'arca e verranno puniti per la loro perfidia in una scena di guerra tra le più brutte viste da quando la CGI impera. Intanto la nave da crociera ante litteram si è riempita come per magia di animali ed è pronta a salpare in attesa che il Signore punisca l'umanità becera e violenta con il famigerato diluvio. Scene di battaglia di prassi con angeli caduti scopiazzati da Tolkien e Miyazaki, quindi un Noè che da integerrimo servitore si trasforma in estremista, fanatico e pazzo infanticida. Un cambiamento assolutamente interessante al quale però non vengono date delle giustificazioni che vadano oltre quello che vi potrebbe dire qualsiasi prete durante un sermone: "é il volere di Dio fratello, ti mette alla prova".
A patire la scrittura superficiale non è solo il protagonista, bensì tutto il cast è male caratterizzato. I figli sembrano paventare problemi usciti dall'ennesima saga "young adult", la moglie ha il ruolo della bella statuina, mentre il villain di turno per quanto si impegni non inquieterebbe nemmeno un gatto randagio. Gli attori se la cavicchiano ma non è che sbalordiscano, Crowe compreso.
Un film incredibilmente noioso e sbagliato, summa pachidermica di cose già viste.
Delusione totale.