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NOAH regia di Darren Aronofsky

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rain     4½ / 10  14/10/2018 17:17:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Negli ultimi anni Hollywood ha ricominciato a riproporre pseudo-kolossal tratti da episodi biblici (oltre a questo "Noah" ricordiamoci ad esempio di "Exodus"). Il risultato finale ha sempre gli stessi caratteri: un noioso polpettone di oltre due ore piene di dozzinale retorica, personaggi che risultano monodimensionali quando le loro idee, le loro contraddizioni e i loro dubbi dovrebbero essere uno dei punti forza, totale mancanza di solennità che dovrebbe caratterizzare una pellicola biblica (indipendentemente dalla fede di ognuno), deriva sul genere fantasy hollywoodiano per quanto riguarda l'aspetto stilistico. L'unico momento di emotività lo si ha nella sequenza in cui



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La sintesi di questo film è rappresentata perfettamente dagli "angeli", esseri così ridicoli credo si siano mai visti in una pellicola biblica. Nemmeno il cast fa chissà che bella figura: Crowe sempre più imbolsito regala una prestazione perlomeno decente, Anthony Hopkins è ok però ormai lo si ritrova con delle particine praticamente dappertutto (è onnipresente ca**o) e mi sta andando di traverso), Jennifer Connely sempre bella ma il suo personaggio ha la stessa vitalità di una sagoma di cartone, Emma Watson è una topa ma non riesce ad essere sufficientemente drammatica, il cattivone di turno non ha nemmeno un briciolo di carisma mentre i figli di Noè sono di una pochezza disarmante.

Solo tre a mio avviso sono gli aspetti positivi di "Noah":

1 - Emma Watson che è gnocca;
2 - Jennifer Connely che è gnocca;
3 - La regia di Aronofsky che nella porcheria generale (anche di regia stessa) dimostra di essere comunque un cineasta di talento tirando fuori qualche sequenza suggestiva, mi riferisco soprattutto alle scene in timelapse o con i repentini cambiamenti di paesaggio.
Filman  14/10/2018 21:03:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io invece credo che questo sia stato un colpo di genio di Aronofsky. Lui ha sempre voluto girare questo film, a suo dire, e il suo legame con l'iconografia cristiana è comunque indiscutibile, il che porta a pensare che abbia semplicemente aspettato il momento propinquo per farselo accettare dai produttori Hollywoodiani. Tra i neo-peplum si parla sicuramente del migliore attualmente (non che fosse difficile, per carità divina) ma soprattutto la differenza è notevole: si passa da muscoli, sangue e botte da WWE tra semi-dei a golem ed angeli che per quanto possano risultare trash fanno parte di un immaginario comunque diverso da quello Snyderiano e sono più accostabili al fantasy. Questo ibrido può o non può piacere, io ad Exodus Dei e Re preferisco la poeticità di un Noè diviso tra l'essere seguace di Dio ed essere padre di famiglia.
rain  17/10/2018 20:20:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo punto di vista è sicuramente condivisibile.
Concordo sul fatto che "Noah" sia comunque migliore rispetto a "Exodus", ma per quanto concerne il film in questione rimango dell'idea che (soprattutto considerando chi è il regista in questione, non un Michael Bay o uno di quelli lì) sarebbe stata preferibile una pellicola più incentrata sul personaggio che, per quanto mi riguarda, viene tratteggiato al minimo sindacale