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THE SELFISH GIANT regia di Clio Barnard

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  23/01/2018 09:36:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Arbor e Swifty sono due ragazzini amici per la pelle, il primo iperattivo con disturbi nervosi, violento e dedito ad un linguaggio molto scurrile, il secondo pacioso, tranquillo e riflessivo. Fisicamente sono agli antipodi ma vengono uniti, oltre che da una forte allergia alla scuola, dal degradato contesto sociale e culturale in cui vivono.
Abbandonati a loro stessi da istituzioni menefreghiste e da genitori troppo impegnati a sopravvivere, vengono presi sotto la subdola ala protettrice di Kitten, burbero e arcigno rottamaio che con la scusa di concedere loro una possibilità, soprattutto quella di guadagnare qualche soldino per aiutare in casa dove la disperazione impera, li condurrà verso un destino inevitabile.
Il cinema di Clio Bernard può essere accostato per impronta estetica, temi trattati e relativo impegno sociale a quello di Ken Loach e Shane Meadows: anche se in questo caso la forte aderenza alla realtà, per via di sequenze piuttosto ripetitive, diventa a tratti respingente, tanto da offrire una prima parte priva di particolari sussulti. Tuttavia il peso drammatico è ben presente, mentre spicca la gran cura con cui viene costruito il profondo rapporto tra i due giovani protagonisti.
Col passare dei minuti, una volta conosciuti meglio i personaggi e la situazione in cui sono immersi priva d'ogni umana comprensione, diventa inevitabile tramutare il distacco emotivo in forte coinvolgimento alimentato dall'azzeccata riflessione sul valore dell'amicizia e dal violento incedere del senso di colpa.