Pessimo thriller di stampo televisivo, dove l'unica nota positiva è la regia del sempreverde Kiyoshi. Per il resto: mediocrità agghiacciante. Gli attori russi sono imbarazzanti, la storia non ha semplicemente senso. Non ci si crede neanche un po' al cambiamento radicale e repentino della protagonista: da svampita turista in cerca d'amore a gangster girl imbattibile. Tutta la parte finale è degna di un qualsiasi b-movie d'azione americano.
E quando il finale viene inframmezzato da un videoclip (!!!!) di una canzone pop cantata dall'attrice protagonista allora le intenzioni di "Seventh Code" diventano chiare: la Maeda ha inciso un nuovo album e "Seventh Code" non è altro che una sua pubblicità, un'operazione di marketing poraccia poraccia.
Sicuramente il peggior film nella carriera di Kurosawa. Da dimenticare.