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LEI regia di Spike Jonze

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julian     8 / 10  16/01/2015 02:05:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"[In Synecdoche, New York] Kaufman voleva provare a scrivere tutto quello a cui stava pensando in quel momento, tutte le idee e le sensazioni, e metterli nella sceneggiatura. Fui molto ispirato e provai a farlo in Her. E molti dei sentimenti sulle relazioni o sulla tecnologia spesso sono contraddittori" S. Jonze.

Her è così, un calderone di idee e intenti sull'amore, ambientato in un futuro appena abbozzato e accennato da costumi, scenografie e curiose app che si sostituiscono a ogni aspetto della quotidianità.
Una visione che si autogiustifica e che non porta da nessuna parte dunque - proprio perchè non intende farlo - che comprensibilmente non è piaciuto a tutti.
Trovo brillante l'aver concepito un amore, quello dell'OS, infinitamente evolvibile e ciononostante incorruttibile, sottolineandone da questo l'incompatibilità con l'amore umano, condizionato e finito. E illuminante l'osservazione di Stefano sul titolo originale, avanzata nella recensione.
Se questo non basta, il resto lo fa la delicata colonna sonora degli Arcade Fire, la grande prova di Phoenix e la gigantesca interpretazione, solo vocale, della Johansson. La voce di Samantha, così sensuale e così umana, è metà film, non credo sia un caso che chi l'ha visto in italiano non l'abbia apprezzato.