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LEI regia di Spike Jonze

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Macs     7 / 10  29/03/2014 22:26:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è un capolavoro come sembrerebbe leggendo alcuni commenti, ma mi sembra eccessivo dare 1 come l'utente qui sotto, per quanto la sua sia un'opinione rispettabilissima. Il vero problema di questo film è che scimmiotta un'originalità che non ha: storie di intelligenze artificiali che scoprono di essere molto più di un computer, e hanno l'"invidia dell'umano", abbondano nel cinema e nella letteratura. Il bellissimo "A.I." di Kubrick-Spielberg è il primo esempio che mi viene in mente, e il tema della trasformazione del computer in umano è affrontato molto meglio e con maggiore dispiegamento di energie. "Her" non racconta la fase della trasformazione e della presa di "coscienza" del cibernetico: ma è una precisa scelta estetica, il film vuole parlare di altro. Infatti il grande pregio di "Her" è il proposito di affrontare il tema della relazione di coppia da un punto di vista puramente mentale, dimostrando che l'amore esclusivamente "cerebrale" (e infatti quando provano a farlo diventare fisico, i "due" protagonisti falliscono) può essere il più grande di tutti, il più profondo che un essere umano possa provare. Mi è piaciuto anche l'approccio di Jonze al tema della spersonalizzazione dei rapporti e della conseguente "digitalizzazione" dell'amore verso cui la società umana si sta rapidamente incamminando: tendenza affrontata senza retorica, moralismi o condanne. Jonze sembra accettare questa direzione come inevitabile, non la giudica e riesce a presentare il personaggio di Theodore (che a questa spersonalizzazione si abbandona consapevolmente) sotto una luce positiva, come un uomo non sconfitto dalla vita, magari un uomo deluso da essa, anche per colpe proprie, ma certamente non un personaggio che vada per queste condannato. Ho visto il film in lingua originale e i due attori sono magnifici: J. Phoenix è davvero molto bravo, e non da meno è Scarlett che usa solo la voce per interpretare una Samantha sensuale, intelligente, ironica. In conclusione, non un capolavoro ma certamente un buon film, che magari non emoziona più di tanto (del resto racconta una storia d'amore prettamente cerebrale), ma che suscita più di uno spunto per una utile riflessione.

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