La regia di Vallèe, già padre di quel carinissimo "C.R.A.Z.Y.", non è all'altezza della storia, ma riesce a trarre il meglio da una sceneggiatura assolutamente piatta e blanda. Ne è uscito un film denso di sentimento e con una buona dose d'empatia, ma in fin dei conti convenzionale ai massimi livelli. Sviluppo tipico con riflessioni obbligatorie e il solito bildungsroman aggiornato e in scala ultra ridotta, come regola vuole, illustrativo e niente più. Qualche buonismo e molti momenti di pathos preconfezionato francamente irritanti.
McConaughey ottimo, Leto simpatico ma.. L'Oscar? E dai, su.. Esageratissimo, specie quando in competizione c'era gente come Fassbender.
Non eccelle in niente, è passabile e digeribile come qualsiasi altro prodotto hollywoodiano affine alla tematica trattata. Mi ha fatto venire voglia di rivedermi "Philadelphia", ecco, una buonissima cosa.