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LO STRAORDINARIO VIAGGIO DI T.S. SPIVET regia di Jean-Pierre Jeunet

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hghgg     6½ / 10  01/07/2015 20:36:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film carino, ma quanto zucchero. Jaunet d'altronde per i miei gusti pur essendo un buon regista, con buone idee e padronanza tecnica dietro la mdp, è spesso stato in bilico tra il piacevolmente delicato e l'eccessivamente sdolcinato e questo lavoro non fa eccezione e non parlo solo della regia, ma della fotografia, dell'uso dei colori, del ritmo narrativo, lo spirito delicato e "fiabesco" di Jaunet mi risulta eccessivo e stucchevole anche se non privo di momenti effettivamente piacevoli, raffinati e malinconici "il giusto".

A parte questo ho anche trovato particolarmente prevedibile la sceneggiatura, cavolo anticipavo la narrazione di 15 minuti a sequenza dall'inizio alla fine ed anche per questo motivo la parte antecedente alla partenza di T.S. l'ho trovata abbastanza noiosa e statica nonostante qualche trucco scenico stralunato del solito Jaunet, che d'altronde è sempre in grado di regalare sequenze memorabili, perfino nello scialbo quarto capitolo della saga di Alien ci sono due-tre scene niente male (d'altronde se quel film è scialbo è più colpa della sceneggiatura del buon Joss mannaggiaalui Whedon, con tanto della Ryder più fuori parte di sempre).

La parte centrale, con il viaggio, l'arrivo a Chicago e poi la primissima parte allo Smithsonian, è riuscita e coinvolgente invece, non è male anche la chiara critica che il film lancia al dissolvimento dell'interesse nella scienza anche degli stessi scienziati, allo sfruttamento di "fenomeni costruiti" e all'interesse puramente materiale e-o mediatico verso qualsiasi cosa di economicamente spolpabile. Comunque è tutto molto blando da questo punto di vista, tutto si risolve facilmente, il lieto fine è inevitabile e assolutamente ovvio, così che tutte le descritte dinamiche familiari, gli sviluppi narrativi ecc. risultano poco incisivi, insomma l'ho trovato piacevole nel complesso ma piuttosto "smorto", nella sua delicatezza fiabesca un po' malinconica avrebbe dovuto essere più incisivo per riuscire a colpirmi.

Inoltre gli attori mi hanno lasciato assolutamente indifferenti, non male il giovane protagonista questo si ma per il resto, Helena Bonham Carter compresa, boh non so che dire.

Chi si è esaltato per "Amelie" dubito rimarrà deluso da questo comunque discreto film, chi ha qualche riserva sul più famoso film di Jaunet guardi comunque "L'EXTRAVAGANT VOYAGE DU JEUNE ET PRODIGIEUX T.S. SPIVET" senza aspettarsi chissà cosa potrebbe comunque trovare un prodotto gradevole e certamente molto ben confezionato e ben diretto.

Si insomma a me non ha detto granché ma brutto non è di certo.
ferzbox  01/07/2015 21:01:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Jean Pierre Jeunet è un regista che non sempre è compatibile con quello che gira.....Amelie e La Città perduta mi sono piaciuti parecchio...ma il quarto Alien,oltre ad essere inutile,non rende non solo per la sceneggiatura(dove concordo....è orribile),ma proprio perchè Jeunet non centrava proprio un cazzò in quel contesto....non si può dare un film di Alien a Jeunet....dai...è come spalmare la marmellata sui salatini......
Sto film cmq lo vedrò....lo stile di Jeunet è interessante....se non altro per curiosità... ;-)
hghgg  02/07/2015 09:48:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be di sicuro questo è un Jaunet al 100% vai sul velluto. Hai ragione, lo stile di Jaunet con "Alien" non c'entra una beata mazza quanto non c'entrava Winona Ryder in quel ruolo. Però anche lì, ribadisco, una manciata di sequenze notevoli le ha tirate fuori poi vabè il film è scialbo lo stesso, non è che lui sia il genio che predica nel deserto in quel contesto, assolutamente. Poi oh a me non piace nemmeno particolarmente Jaunet, anche quando fa il Jaunet.