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BLUE JASMINE regia di Woody Allen

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look     7 / 10  14/01/2014 03:12:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho sempre avuto una certa difficoltà a giudicare i film di Woody Allen, non mi sono mai appassionato alla sua poetica che dal 1977, con una media di quasi 1 film all'anno, non ha mai smesso di propinare alla sua folta schiera di fan, alla quale preferirei non aggregarmi. Dati i pochi film che ho visto, poche idee ho sviluppato riguardo il suo modo di fare cinema. Mi permetto di dire solo una cosa, dal basso della mia umile ignoranza in materia, correggetemi se sbaglio: Allen è un codardo.
Forse non è il termine giusto, quello che voglio dire esattamente è che trovo il suo cinema abbastanza paradio* e di conseguenza monotono. Mai uno sgarro, mai un invenzione, mai, salvo rari e trascurabili casi, una storia che non abbia come protagonista il solito, noioso, fastidiossimo ipocondriaco intellettualoide con problemi amorosi e/o esistenziali sbattuto in un contesto piatto e tragicomico. Non me ne vogliano le orde di fan, ma ditemi almeno un invenzione, un qualcosa di nuovo, un qualcosa di diverso dal solito dramma o dalla solita commediola dimenticabile che fa da capolino alle molte altre girate da questo stacanovista della macchina da presa. E non dico almeno uno, perché sì lo ammetto, di sorprese ce ne sono state, io non li ho visti tutti, ma quei pochi film non sono difficili a distinguere dagli altri, vedi Match Point, Vicky Cristina Barcellona, Sogni e delitti... e basta direi. Il linguaggio non cambia mai, la morale non cambia mai, i personaggi, le location, le musiche, persino i titoli di testa non cambiano mai! Allen è un regista che non osa. Ecco la verità. Voi lo chiamerete stile. Certo ogni regista ha un suo stile, una sua tecnica per comunicare la sua arte. Ma qui non si parla di arte. Si parla di impressioni, paure, visioni introspettive. Come un caro diario scritto solo con penne diverse, che va avanti da quasi 40 anni. E la grafia non cambia mai. Mai dirsi "Basta càzzo ora vado a dirigere il prossimo James Bond" "Domani comincio a girare un remake del Settimo Sigillo". Io penso che quello che in molti chiamano stile non sia altro che una paraculata commerciale, una trovata vincente in modo da restare ben saldi al suo trono di regista cervellotico titolo che spetterebbe a ben altri. Voglio metterlo in chiaro però, io apprezzo i suoi film, sono scorrevoli, divertenti, perfette narrazioni. E questo film non fa eccezione. Ma oltre a questo che si può dire? Cosa di ciò che ancora non è stato detto? È innegabile però, la trama, gli attori, i tempi comici addirittura la regia. Un qualcosa di impeccabile. La Blanchett da Oscar.
Che pàlle però

Woody vedi di cambiare perché da quella montagna di verdoni e parole non ti sei ancora smosso, e qui si comincia a sentire puzza di vecchio...