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BLUE JASMINE regia di Woody Allen

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  11/12/2013 00:04:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chi l'avrebbe mai detto? Un buon film di Woody Allen. Dopo l'atroce To Rome with love, che è stato forse il punto più basso della sua lunga carriera. Un film delizioso che avrebbe potuto essere anche incantevole se Allen avesse trovato un attore più incisivo e meno bolso di Alec Baldwin - cfr. non riesce a essere credibile neanche come s.t.r.o.n.z.o. - e se i toni della pellicola non fossero troppo sommessi rispetto all'antitetica amarezza che in fondo traspare. Sì perché per quanto la Blanchett ricordi per certi versi la Theron di Young Adult e l'intreccio per certi versi sia una versione rosa di Effetti collaterali di Sodelbergh, "Blue Jasmine" è un film pieno di profonde sfumature, che non è facile cogliere se si è provvisti di una certa prevenzione verso certi stereotipi Alleniani che in anni recenti - ammettiamolo - erano diventati una consuetudine.
La protagonista anima le nevrosi di una disperazione che è quanto di più comprensibile si possa immaginare, ma di cui riusciamo con difficoltà a condividere l'empatia con il suo malessere. Meravigliosa quando crede di poter vivere ancora di un antico prestigio che non può più tornare, e quando capisce che in fondo la sua mediocrità latente la imprigiona in un sogno impossibile, ma al tempo stesso una realtà falsa come certe figure femminili di Ibsen.
Nonostante i suoi difetti, una splendida commedia sul gioco del destino che nel materialismo ha integrato qualcosa di simile al bisogno d'amore