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HUNGER GAMES: LA RAGAZZA DI FUOCO regia di Francis Lawrence

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5½ / 10  02/04/2014 11:44:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Misero interesse nella prima parte quando la pellicola, come le vite dei protagonisti, corre su binari già ampiamente percorsi nel precedente film. Nessun sussulto e/o meraviglia, solo qualche digressione riguardo ansie da stress post-traumatico per Katniss, comunque suggerite ed abbandonate ben presto. Medesima sorte toccata a diversi personaggi, un ensemble mostruoso di carne al fuoco che dallo schermo compare e scompare aggiungendo dubbi, domande e sfumature ad uno spaccato distopico ancora definito in maniera troppo elementare, con un' analisi sociale basata su un lavaggio del cervello mediatico di innocua semplicità.
"La ragazza di fuoco" ha tutti i crismi per essere considerato come un mero prologo; in definitiva troppo incompleto e con un numero impressionante di snodi sviluppati malamente.
Francis Lawrence, regista di mediocre rango, viene tradito da numerosi passaggi a vuoto e da un inclinazione sbrigativa che non consente ad eventi e personaggi l'indispensabile approfondimento. C'è molta confusione, la visione d'insieme potenzialmente interessante suona ancora più edulcorata, nei suoi momenti più scabrosi, incapace di scavare con incisività nella turpitudine di Capitol City e del suo intoccabile presidente.
Tutto rimane a livello epidermico, con buona pace di Jennifer Lawrence che pur brava ai miracoli non è ancora arrivata. Intanto il già nutrito cast si arricchisce con la presenza del compianto P.S. Hoffman e dei poco considerati Jena Malone e Jeffrey Wright.
Si viaggia verso la rivoluzione sperando di imbattersi in qualcosa di meno scontato e ammorbidito nei capitoli a venire; se già in precedenza la fonte d'ispirazione principe, ovvero "Battle Royale" di Fukasaku, per angoscia, ferocia e impegno era lontano anni luce, ora il film nipponico è solo un'ombra ormai invisibile.
In questo lavoro di prassi si salva senza dubbi solo la parte dei giochi, in cui i concorrenti oltre a combattere tra loro si trovano a fare i conti con minacce più o meno naturali scagliate con somma crudeltà dal sistema. Attenzione alla chiusura (semi)improvvisa, potrebbe far sollevare più di qualche mugugno.