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VENERE IN PELLICCIA regia di Roman Polanski

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Niko.g     7½ / 10  01/09/2014 10:56:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Masochismo.
Il termine fu coniato dallo psichiatra Richard von Krafft-Ebing durante l'osservazione dello squilibrato Leopold von Sacher-Masoch che, proprio come De Sade, era affetto da una patologia finita dritta dritta nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.
Polanski, scherzando e facendo sul serio, racconta con beffarda e pungente ironia le dinamiche innescate dal masochismo, giocando tra realtà e finzione con quello che è sì un dramma teatrale, ma allo stesso tempo una formidabile e grottesca commedia.
La sua regia non è mai statica, si muove dal palcoscenico al dietro le quinte, senza annoiare mai.
Ben lontano dalla volgarità e dalle perversioni oggi dilaganti nella subcultura malata del web, il film è tuttavia consigliabile solo a un pubblico maturo.
elio91  03/09/2014 11:26:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Sii uomo, sii umano, senza timore né speranza; abbandona i tuoi dèi e le tue religioni; tutto ciò è buono solo per armare la mano degli uomini, e il solo nome di questi orrori ha fatto versare più sangue sulla terra di tutte le altre guerre e di tutti gli altri flagelli messi insieme. Rinuncia all'idea di un altro mondo, che non esiste, ma non rinunciare al piacere di essere felice, e di godertela in questo!"

Oh, mèrda, era proprio pazzo questo De Sade!
(Racconti solo un sacco di strònzate)
elio91  03/09/2014 11:50:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo che prendere come oro colato i manuali di psichiatria solo quando ti fa comodo e non quando tocca la tua cara religione da idea della tua rivoltante ipocrisia. Vatti a informare sui motivi che portarono il marchese in manicomio invece di scandalizzarti ogni due secondi per le descrizioni di càzzi in cùlo e non per dei preti che toccano bambini (augurando ai figli di persone che non conosci l'abuso da parte di anti-clericali, da buon religioso quale sei). Informati sulla vita di De Sade e sulle differenze sostanziali tra uomo e opera. Infine, sappi che De Sade non ha inventato il sadismo, si è limitato a descriverlo e descrivere ciò che ha visto. Il morbo di Alzheimer non prende il nome dal primo malato riconosciuto di Alzheimer. Col tuo lumicino inquisitoriale non puoi che rabbrividire di fronte a personaggi del genere, per te solo dei deviati immagino o nel migliore dei casi pazzi. Ma il tuo problema è sempre stato il non aver saputo distinguere tra ciò che è scritto in un libro e ciò che l'autore del libro vuole dire. Non ci si può sorprendere che tu creda a cespugli di fuoco che parlano o padri benedetti nell'incesto con le figlie dallo stesso Dìo.
Ovvio che, ripeto, De Sade ti faccia rabbrividire: ha descritto il meccanismo minuzioso di potere che ami tanto e tanti conforti ti ha dato, quello della puzza di carne bruciata e di "educazione" ai valori di base. Ma c'è un limite alle castronerie che uno può scrivere. Dovresti cominciare a leggere un pò di saggi novecenteschi su Sade (che personalmente manco apprezzo come scrittore, noiosissimo): Blanchot, Klossowski, Bataille, De Beauvoir. Troppo comodo liquidare Sade con una patologia - idem Masoch.
Fazioso, mistificante e bugiardo come al solito.