caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

VENERE IN PELLICCIA regia di Roman Polanski

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
ferro84     6 / 10  21/11/2013 23:19:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Essere tra i più grandi registi viventi spinge questi ultimi a fine carriera a lanciarsi in sfide apparentemente impossibili.
Come Francis Ford Coppola ha trovato di stimolo il nuovo cinema indipendente, Polanski si è lanciato della più grande sfida per un regista di cinema: gli adattamenti teatrali.
Se ne "La morte e la fanciulla" riusciva a costruire un vero film riuscendo a far dimenticare l'origine teatrale della sceneggiatura, in "Carnage" e soprattutto in "Venere in pelliccia" questa impronta resta molto forte.
E' inutile girarci intorno il teatro in tv non funziona, così come non funziona qualsiasi tenativo di riproposizione in ambito cinematografico a meno che non ci sia un vero fuoriclasse dietro la macchina da presa come Polanski.
La sfida è stata vinta del tutto con Carnage, qui però si osa troppo, i personaggi passano da 4 a 2 e addirittura l'ambientazione è una sala teatrale quasi a volerci ricordare ogni secondo che il tutto è tratto da una pieace.

Si potrebbe parlare per ore sulla profondità del soggetto di questo film, sulle mille sfumature dei personaggi o sulle varie interpretazioni ma faremmo mere costatazioni.
Polanski come con Carnage, lavora su testi molto forti, di sicuro vicini alle sue tematiche ma di grande impatto e già abbondantemente collaudati a teatro appunto.
Il suo tentativo è divulgarli tramite lo strumento cinematografico, va detto che questa volta il gioco non riesce.

Il film è verboso ed eccessivamente lungo, in Carnage si limitava tutto a 75 minuti, qui si osa e si supera l'ora e mezza, inoltre si entra troppo nel simbolico e i personaggi restano distaccati sebbene divinamente interpretati.
C'è poco gioco di regia, in Carnage Polanski giocava molto con gli stacchi di camera provando e riuscendo a dare ritmo alla narrazione, qui si limita alla ripresa e ben pochi sono i guizzi.
Insomma "Venere in pelliccia" annoia, stanca ed è di difficile visione.

Emerge un Polanski che vuole battere se stesso e gioca sempre sul più difficile ma sembra anche che in questo adattamente non abbia messo la stessa attenzione e preoccupazione che aveva riposto in Carnage e i risultati sono evidenti.

FILM MOLTO DIFFICILE.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  22/11/2013 01:18:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci sono tante lodevoli e lodevolissime eccezioni, ad esempio i film di Welles e Olivier vs. Shakespeare o la recente Salomè di Al Pacino. Il problema è quando nell'epilogo questa divergenza non viene allo scoperto, o meglio non abbastanza, il film si colloca in un esercizio beffardo e perfetto ma un poco distante dalle sue ambizioni