The Gaunt 9 / 10 10/11/2013 14:46:52 » Rispondi Piccolo e modesto ma in fondo un contesto sereno per non dire felice prima che la scomparsa di una coppia di bambine fa emergere un lato oscuro che demolisce fino alle sue fondamenta tante certezze e si oltrepassino quei limiti che mai si sarebbe sognato di superare. A vedere la trama potrebbe trattarsi di un thriller canonico ma la forza di questo film estremamente sfaccettato è nel perfetto equilibrio a livello di scrittura tra la trama thriller e l'eccellente tensione drammatica che scaturisce dai personaggi. Il detective Loki e il falegname Dover rappresentano due facce della stessa medaglia e due modi diversi di ottenere giustizia: razionalità accompagna da un forte senso etico e la cieca disperazione di un padre che vuole assolutamente un colpevole, abbandonando ogni senso morale e recitando preghiere ogni qualvolta scende un gradine ulteriore verso l'orrore. Un orrore senza mostri e demoni tangibili, ma generati da odio, rabbia e risentimento che affiora lentamente in uomini e donne e che li rende prigioneri, ora vittime e ora carnefici e riassunta in maniera magistrale nella figura dell'Alex di Paul Dano, dove empatia e ribrezzo creano un cortocircuito nella nostra percezione. E' un film che si insinua come una lama, avvolgente nella fotografia cupa di Deakins e che ha nella resa straordinaria del cast uno dei suoi aspetti migliori. Probabilmente sarò partito con aspettative normali, ma questa pellicola è uno dei migliori thriller degli ultimi anni.
scusa chiedo a te che sei del sito, ma non ho capito una cosa:
colui che disegna labirinti e si spara alla bocca non c'entra niente con i rapimenti, è solo un emulatore, ok!
ma Alex , non è il nipote della ''Vecchia'' (perché dice a Hugh durante la tortura ''io non mi chiamo Alex...'') no?
e poi nel finale si legge un titolo di giornale con scritto un nome che si ricongiunge alla famiglia dopo 26 anni! cioè colui che si ricongiunge alla famiglia è Alex, quello che vediamo nella videocassetta che era stato rapito, o non c'entra niente?!?!
Grazie
emans 18/11/2013 12:43:20 » Rispondi scusa se rispondo io:
il ragazzo che torturano non è il nipote della rapitrice ma uno dei bambini rapiti, proprio quello che si vede nella videocassetta della madre disperata che cerca il figlio da 24 anni...infatti il giornale alla fine celebra l'evento del ricongiungimento. Il maniaco che si spara in bocca è solo un collaboratore della rapitrice,(anchegli uno dei bambini) tanto che sotto suo ordine torna nelle case delle bambine per prendere degli indumenti.
Scuderia2 18/11/2013 13:26:07 » Rispondi Bob Taylor ( il tipo che si spara in bocca ) non ha nulla a che fare coi rapimenti. Vedi mia risposta a corvo4791.