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SOLE A CATINELLE regia di Gennaro Nunziante

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julian     7 / 10  11/11/2013 20:11:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Continua ad imbroccare film Checco Zalone, con la sua comicità semplice, efficace e nella giusta maniera furbetta, e sembra chiaro che questo è il suo momento dato che affossa gli incassi degli ormai deperiti cinepanettoni di De Sica-Boldi-Pieraccioni & company e delle striminzite ultime uscite di Verdone e AGG (che comunque nei loro periodi d'oro gli erano superiori).
La formula meteorologica del titolo, come una sorta di rito scaramantico, rimane invariata e stavolta si fa riferimento a un sole a catinelle che denuncia il furbissimo apparato ottimistico del film in tempi di crisi.
Zalone, che non è fesso, sapendo di attirare al cinema milioni di italiani, decide di mandarli a casa, oltre che col sorriso per le tipiche battute da ignorante meridionale, anche con la latente speranza che questa crisi un giorno si supererà, basta avere fiducia.
Il film comunque fa ridere, ed è quello che conta: storpiature dell'italiano di Totò-iana memoria, il solito confronto/scontro tra estrazioni diverse, una leggera riflessione sui Trimalcioni del nuovo millennio e due tre canzoni demenziali. Vale però lo stesso appunto fatto per Che bella giornata: attenzione a non abbassare la guardia e a non cullarci troppo sul ritratto, tutto sommato bonario, che si fa di noi italiani.
Una volta nelle commedie eravamo dei dongiovanni cinici e bastard.i, oggi siamo dei rincogl.ioniti analfabeti che si accontentano di tirare avanti.
Non ci rassegniamo agli stereotipi, cerchiamo di cambiarCi.