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THE LAST DAYS regia di David Pastor, Àlex Pastor

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  08/01/2015 11:45:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nonostante una leggera impasse la Spagna continua a distinguersi in modo positivo nel cinema di genere; "The last days" non è certo un capolavoro, ma incarna bene lo spirito iberico nel dare nuovo lustro ad un filone da noi ignobilmente messo all'angolo da anni, frequentato giusto da ammirevoli temerari con budget miserrimi.
Sorprende l'idea apocalittica di Alex e David Pastor: ovvero una fine del mondo avvenuta per ragioni inspiegabili, come se la natura irritata decidesse di metterebbe fine all'impero degli uomini attraverso un virus scatenante una feroce agorafobia, tanto da costringere l'umanità intera al chiuso.
Un'epidemia che dilaga tra l'indifferenza generale, un fenomeno sottovalutato in primis dal protagonista Marc, troppo impegnato dal suo lavoro per accorgersi dell'imminente disastro. E tra le righe i Pastor condannano l'uomo moderno, talmente distratto da essersi assuefatto al vedere solo con gli occhi accomodati dei media.
Il giovane protagonista, rimasto imprigionato in ufficio con alcuni colleghi, decide di ritrovare l'amatissima fidanzata: l'unico modo è sfruttare le linee della metropolitana e i condotti fognari. Si guarda più all'emotività che sullo scontato imbarbarimento con relative esplosioni di violenza, che pur presenti non si elevano a tema esclusivo.
Un film non privo di difetti compreso un finale davvero troppo stucchevole e da alcuni momenti poco centrati. Il potenziale è sfruttato in parte anche a causa di un budget modesto. Tuttavia il limitato raggio d'azione visivo non frena il pensiero, brioso nel dare consistenza a un'idea molto interessante.