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ZETA VIRUS - SOPRAVVIVI ALLA PAZZIA regia di Christopher Roosevelt

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4½ / 10  04/05/2015 12:45:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Frullato di cose già viste troppe volte quello che segna il debutto di Cristopher Roosevelt dietro la macchina da presa.
C'è il solito gruppetto di ragazzi pronti a godersi un bel weekend di bagordi, e come da prassi la terribile minaccia esterna a rovinare i piani. Ci sono i soliti personaggi stereotipati, piatti, generalmente molto antipatici e soprattutto senza alcun fascino. Ci sono gli appestati stile "28 giorni dopo" o "L'alba dei morti viventi", ovvero la famigerata acozzaglia di zombi veloci e ringhianti. Ovviamente le possibilità di comunicazione col mondo esterno sono nulle, anche se, come in questo caso, ci si trova in una zona non certo lontana anni luce dalla civiltà.
Gli ingredienti fedeli alla convenzionalità assoluta ci sono tutti; a mancare invece è una storia plausibile. Tutte le dinamiche sono note e gli snodi ideati, sia strettamente inerenti la lotta per la sopravvivenza che legati al rapporto tra i giovani, sono di una banalità sconcertante, oltre che inseriti a forza per giustificare comportamenti da considerarsi ugualmente poco realistici.
Le scene più cruente avvengono fuori campo suggerite dai rumori e dalle urla delle vittime, mentre il richiamo a Silent Hil più che un omaggio sembra l'ennesima mancanza di idee. Senza contare poi che la tensione è pari a zero, mentre i rari inserti in computer grafica sono qualcosa di obbrobrioso.
Al posto del virus sfuggito dal controllo di qualche azienda farmaceutica o ospedale c'è un attacco terroristico sferrato con armi batteriologiche, interessante spunto lasciato cadere una volta esternato. Il doppio finale pur giungendo non proprio riuscito è una delle cose più imprevedibili, e quindi ben accette, in questo mare di mediocrità.
Insufficiente però a rendere "The demented" un film per lo meno accettabile.