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MOEBIUS (2013) regia di Kim Ki-duk

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GianniArshavin     6 / 10  27/05/2017 12:30:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Moebius è un film scritto e diretto da Kim Ki Duk nel 2013, sicuramente uno dei più discussi del regista, visti i temi e la messa in scena fuori controllo adoperata.
Sono tanti quelli che dal post Ferro 3 (2004) parlano di un calo creativo dell'autore asiatico, malgrado la vittoria del Leone D'oro con Pietà (2012). Proprio in Moebius parecchi vedono il punto più basso della carriera del regista, a causa di una storia che presta il fianco alla ripetitività, al nosense e a tratti al trash.
Per inciso, non appartengo al club di quelli che parlano di un Kim finito e ormai privo di idee, e nel complesso Moebius mi è anche piaciuto; tuttavia è innegabile che il cineasta ha osato tanto con questo lavoro non riuscendo ad evitare del tutto le trappole di questa scelta.
La trama è molto particolare, non ci sono dialoghi e come spesso accade con Kim tutto ruota attorno ad una famiglia disfunzionale, che ha problemi di comunicazione dovuti, alla base, ad un rapporto contrastante con la sessualità, vero Leitmotiv della vicenda.
I quattro protagonisti (padre, madre, figlio e amante del padre) sono individui fortemente infelici, che hanno difficoltà a relazionarsi fra loro e che sembrano avere una relazione distorta col sesso; il regista tratta, o almeno cosi sembra, il freudiano Complesso di Edipo, ovviamente utilizzando un linguaggio estremo ed eccessivo. Indubbiamente Moebius è un film complicato, e forse la mia chiave di lettura è errata, tuttavia a visione ultimata i significati che ho estrapolato hanno molto delle teorie freudiane, appunto.
Come detto Kim da pieno sfogo ai lati oscuri della sua poetica, dirigendo un'opera psicologicamente molto forte ed estrema pur mostrando poco delle varie follie commesse dai protagonisti: purtroppo questa scelta non ripaga al 100%, e se in alcuni momenti il disagio e lo shock ottengono l'effetto sperato, in altri frangenti il risultato non è dei migliori, sfiorando appunto il trash involontario.
Kim Ki Duk con Moebius ha certamente puntato in alto, ha provato a realizzare un film eccessivo e rischioso azzardando non poco, scelta che merita lodi almeno per il coraggio. Che dire allora di quest'opera? Ci troviamo di fronte un titolo che mescola estremo e cinema d'autore, un film malato che oscilla fra disagio, turbamento e ridondanza. Dare un giudizio obiettivo è assai arduo.