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UNDER THE SKIN (2013) regia di Jonathan Glazer

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Boromir     6 / 10  04/03/2024 14:38:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Parzialmente rivalutato, rispetto alla prima difficoltosa visione. Per il suo terzo lungometraggio, Jonathan Glazer scarnifica il romanzo omonimo di Michel Faber, di cui rimangono vaghe tracce che vanno a favorire una sensorialità di minimalismo estremo: sicuramente c'è un lavoro su sound design cacofonico e silenzi in relazione ai paesaggi urbani di Glasgow, così come le sequenze della "stanza nera" (per quanto, alla lunga, reiterate) o quella, brutalissima, in spiaggia, strappano ammirazione proprio per come purificano la l'immagine fino alla sua più basica epidermide, mostrandosi al pubblico come un oscuro e inesorabile affondamento nella morte (del cinema narrativo classico?).
Preso atto delle ammirevoli doti teoriche, e anche per coerenza rispetto al me stesso spettatore, devo comunque riconoscere quelle riserve che persistono e mi impediscono di condividere l'entusiasmo unanime. I problemi sorgono tutti su due punti: 1) l'introspezione dell'aliena si perde completamente nel passaggio da pagina scritta a immagine, e questo porta diversi snodi a girare a vuoto, oltre a svuotare l'identificazione con la "nuova carne" e soprattutto le svolte finali di qualsivoglia incisività; 2) la recitazione di Scarlett Johansson funziona a tratti, ipnotica ed enigmatica nelle scene "scritte" quanto d'esasperante passività in quelle notoriamente improvvisate, tanto da far sospettare nel miscasting (quanto meglio avrebbe fatto Gemma Artenton, inizialmente pensata per il ruolo?). Insomma, il film funziona meglio quando si limita all'asettico esperimento di videoarte, rispetto ai momenti in cui prova a contaminarsi con la calda visceralità di una narrazione tradizionale: o l'uno o l'altra.
Un po' un peccato, perché al netto delle esagerazioni programmatiche il film ha tanto da offrire sul piano di un'atmosfera inquietantemente aliena e dei sottotesti. Anche se per questi ultimi consiglio (e preferisco) la pagina di Faber.