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LA STORIA DEL CAMMELLO CHE PIANGE regia di Byambasuren Davaa, Luigi Falorni

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  12/11/2007 14:12:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I registi Luigi Falorni e Byambasuren Davaa,il primo italiano ,la seconda mongola,hanno unito le loro forze per realizzare un prodotto originale e coinvolgente nonostante si basi su di un ritmo narrativo tutt’altro che forsennato.
Il film è stato lodato forse un po’ eccessivamente dalla critica specializzata ma è sicuramente degno di nota.
Con uno stile prettamente documentaristico i due registi immergono lo spettatore nei suggestivi scenari del Deserto dei Gobi,ove una famiglia di pastori nomadi alleva le proprie greggi in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato,adeguandosi di buon grado ai ritmi scanditi dalla natura.
Questi dovranno fare i conti con un giovane cammello che rifiutato dalla madre è destinato a morte certa se non si riuscira’ a convincere la testarda genitrice ad allattarlo.
Poesia e una spruzzata un po’ facilona di buoni sentimenti si sposano in una pellicola che non disdegna qualche spunto fiabesco per mettere in scena una rappresentazione di buon livello che riesce a raggiungere il cuore dello spettatore sfruttando al meglio il lato piu' emozionale,le naturali locations mozzafiato e la documentazione della vita dei pastori fanno il resto.
In seguito la Davaa ha girato “Il cane giallo della Mongolia” che non potra’ deludere coloro i quali hanno apprezzato questa pellicola.