Chiudi finestraWOLF CREEK 2 regia di Greg Mclean
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Angel Heart 
6 / 10 10/01/2016 15:39:58
» RispondiIl primo era uno spietato capolavoro thriller-horror che pur andando contro ogni previsione stravolgendo le regole del genere continua ancora oggi, a mia sorpresa, ad essere bistrattato e sottovalutato dai piu'. Questo sequel fondalmentamente inutile invece si rifugia fin da subito in formule in passato già collaudate fino alla nausea (saccheggiando anche da "Duel", "The Hitcher" e "Non Aprite quella Porta") provocando così un inevitabile distacco tra lo spettatore avezzo al genere, la storia parzialmente riciclata, e la relativa violenza grafica.
Mclean mantiene intatta la competenza tecnica e dona all'ultimo atto un tocco di tensione che arrivati a quel punto non ci si aspetta neanche più (mi riferisco alla parte del quiz); cio'comunque non cambia che, rispetto all'originale, non si respira minimamente ne lo straniante e minaccioso senso di isolamento che gravava sui personaggi protagonisti ne tantomeno il crescendo di tensione che il regista riusciva a creare tanto bene e con tempistiche perfette gia' dalle sequenze iniziali, premonitrici di qualcosa di veramente brutto.
Il che rende "Wolf Creek 2", a conti fatti, nient'altro che uno slasher/torture come tanti altri, certo sopra gli standard odierni del genere ma non al punto da luccicare più di tanto in mezzo al mucchio.
Mick Taylor neanche a parlarne: nonostante conservi ancora la sua vena simpaticona lo spettatore ha già una certa familiarità con il personaggio, il che riduce drasticamente la suspense che ne deriva (sai che e' un killer che prende in trappola le sue prede grazie all'aria bonacciona) specie se si pensa che l'ambiguità che lo rendeva tanto terrificante nel primo film viene qui completamente accantonata a discapito della battuta sempre pronta; un'operazione che da a pensare piu' ad una voglia di creare una nuova icona che altro.
Decente come horror, ma il primo e' di tutt'altro pianeta, non c'e' paragone; che il secondo venga considerato addirittura superiore la ritengo una vera ingiustizia cinematografica.
ferzbox 10/01/2016 17:00:58 » RispondiHo valutato con attenzione quello che sostieni nel tuo commento e, premettendo che a me "Wolf creek" non è che faccia impazzire,posso dirti che a mio avviso forse sono a pari livello a questo punto.
Ti dico questo perchè tutto quello che tu dici aver provato con il secondo capitolo, io l'ho provato mentre guardavo il primo....e mentre guardavo il primo che io sentivo quella sensazione di già visto, di classico slasher con i protagonisti che scappano, urlano, muoino, sopravvivono e poi crollano.....non che il secondo abbia niente di innovativo, anzi, come dici tu di figure cinematografiche pazze e assassine che si aggirano per il deserto alla ricerca di qualche povero sfigàto da sventrare se ne sono viste a iosa, ma se non altro non sapevo precisamente cosa aspettarmi, non mi trovavo costretto a dover far finta di non sapere come funzionava l'impronta classica adottata dal primo, sapevo solo che sarei andato sempre incontro a parecchi clichè del genere, ma senza sapere quali; già lo preferivo....
Poi certo, in effetti ho percepito anch'io quella voglia di voler creare una nuova icona horror; tant'è vero che non ho gradito molto quella patinatura più accentuata rispetto all'episodio precedente, quindi da una parte e riflettendoci non riesco a darti completamente torto, ma credo anche che dipenda molto da quello che si cerca....ed è per questa ragione che personalmente li metto a parimerito....
Angel Heart 10/01/2016 20:22:57 » RispondiMa mi pare che un po tutti la vedano come te, e' proprio questo che mi lascia un po cosi, nel senso laddove io vedo atipicità ed innovazione gli altri vedono noia prevedibilita e quant'altro, nel caso di "Wolf Creek" davvero mi pare che tutto funzioni al contrario. Il pubblico vede difetti che nel primo obbiettivamente non ci sono, nel secondo invece ci sono (quelli che ho scritto) ma non vengono visti. Non capisco... ma che dirti...cio' dimostra ulteriormente che ognuno vede il cinema a proprio modo.