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ZABRISKIE POINT regia di Michelangelo Antonioni

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JOKER1926     7 / 10  16/04/2012 01:44:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La potenza di un film, dell'immagine è quella di parlare aldilà delle parole e dei monologhi ripetitivi e ridondanti. Quando dietro la camera si addensa la maestria e/o lo stile di un regista determinato e consapevole della sua concezione cinematografica e del suo pensiero politico il gioco è fatto…
Accade tutto questo con Michelangelo Antonioni, il film in questione e di quelli che hanno fatto storia fra critiche ed approvazioni, si parla dunque di "Zabriskie Point".

Per entrare alla grande nell'intelaiatura teoretica della regia è importante sapere che Antonioni è stato un regista di idee "rosse", ovvero la sua anima verte verso la visione comunista e marxista delle cose.
Di conseguenza discorrendo di "Zabriskie Point" si arriva a parlare di politica e di una specifica "zolla" temporale, siamo infatti negli anni caotici del sessantotto fra uccisioni e moti di pseudo rivoluzione perpetrati, dopotutto, da quei "giovinastri" del tempo che ,avendo il sedere al riparo, (figli della borghesia) e godendo di una buona situazione economica si lanciavano in sfide e movimenti comunisti saturi di una circoscritta (se non totalmente assente) proiezione di ideali e di teoria sociale.
I ricchi (padroni del loro presente e futuro) rimanevano alla larga, i poveri, invece, rigavano dritto per la loro strada pensando all'essenziale, alla sopravvivenza… (Ma questa è una storia lunga...)

"Zabriskie Point" si prende la briga di remare contro la borghesia, ad inizio film e persino attaccato l'individualismo borghese, e contro tutte le sue componenti.
I giovani, protagonisti del film, rappresentano il "blitz", o meglio, la fuga dal mondo comune e ordinario verso punti (Zabriskie Point) incontaminati e lontani dal tran tran quotidiano. I loro dialoghi, i loro atti sessuali certificano la libertà di animo che sembra esser troppo utopica e inattuabile, ma la forza del Cinema riesce a far convergere il tutto verso una totale accettazione della cosa.
Sarà poi il finale, attraverso le immagini, a tonificare, una volta e per sempre, il contesto scenico e argomentativo della regia di Antonioni.
Il film oltre la sua natura comunista/evasiva mostra delle peculiarità di grande importanza, insomma si respira una strana sensazione in questa prodotto del 1969, sembra di essere in un contesto hippy ed estivo; tale macchinazione visiva e percettiva scaturisce dalle scenografie, o meglio, dalle ambientazioni che, specie negli esterni, donano molto.
Gli attori non famosi e le musiche rock sono altri crediti positivi nella confezione tecnica del lavoro cinematografico.
A livello contenutistico, invece, la trama si mantiene lontano da ingarbugliati snocciolamenti e si presenta troppo statica e settoriale. Gli episodi non aprono nessun binario narrativo, bensì aprono solo scenari di sensazioni che hanno però il pregio di catturare il critico cinematografico, magica e brillante, ad esempio, la relazione fra i due ragazzi.

Negli anni duemila, con gli occhi dello spettatore moderno, "Zabriskie Point" risulta essere indigesto, indecifrabile e impalpabile. Occorre visionare il tutto con acuta dinamicità di pensiero accettando (e magari non condividendo) ciò che ha voluto dire la regia. Film lento ma nel suo intento sicuramente compatto e aguzzo.
outsider  16/04/2012 16:38:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bravo! bel commento. mi è piaciuto tutto. sono in cerca di pellicole non viste e questa mi incuriosisce.
verò è però che il '68, di cui NON sono un estimatore ma un neutrale conoscitore, per quello che si sa ( fortunatamente nemmeno io ero allor nato...) non segnò solo la partecipazione di quegli antipatici bamboccioni ( direbbe il Brunetta) cui tu giustamente hai fatto riferimento, ma anche, seppure in parte, di tutta una serie di reali poveracci, come gli operai sottopagati e maltrattati delle fabbriche ed i vari figli di questi.
alcune cose buone vi furono, poi, certo, i sindacati ladroni e a volte disonesti...( molte volte) fecero spalluccia con i padroni.
vero è che oggi siamo in una situazione che non risente certo dei benefici di quella che non fu la rivoluzione francese. tuttavia, in mezzo alla vuotezza di quei movimenti, si svilupparono storie che hanno dato vita a lavori come <the dreamers>...e questo tu lo hai chiaramente apprezzato incuriosendomi ad una visione che mi è sfuggita.
spero di essere all'altezza, viste le tue ultime righe.
un abbraccio sincero
ousider

JOKER1926  16/04/2012 20:20:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sarai sicuramente all'altezza della situazione, non preoccuparti.
A presto!

JOKER1926
andreapau  17/04/2012 13:33:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bravo, anche io credo che questo film sia profondamente calato all'interno di una fase temporale talmente tipica, da risultare indigesto e "fuori luogo" dopo circa 40 anni.
Ho provato una sensazione simile rivedendo "Il laureato".
Ho apprezzato anche il fatto che, nonostante l'evidenza delle tue personali convinzioni, sia riuscito a scriverne con distacco tecnico e senza liquidarlo come un oggetto di antiquariato.
Questa è la differenza tra le recensioni e le pippe autoreferenziali di certi utenti che perseverano in citazioni errate (i bamboccioni hanno il copyright di Padoa-Schioppa, non di Brunetta), ergendosi a maitre a penser, dispensando "consigli ai pargoli".
JOKER1926  17/04/2012 13:40:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi limito a fotografare e a discutere solo sulla parte "tecnica" del tuo pensiero, visto che emerge un qualcosa di provocatorio, non alla mia persona, bensì a qualche terzo.

Ovviamente, come dissi, l'altra volta, il film si avvale di tante sfaccettature e di impressioni personali, una sorta di memoria fotografia che alle volte diventa concettuale portandoti ad associare, nella mente, più film.
A me vedendo "Zabriskie point" mi e' sembrato di ricordare "Cuore selvaggio", ovviamente secondo l'ordine cronologico del sottoscritto.
(ho visto prima quella di Lynch)

JOKER1926
andreapau  17/04/2012 14:34:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E ci mancherebbe altro, mica cercavo di reclutarti!
Semplicemente, quando vedo un pagliaccio non riesco a non notarlo.

Per quel che concerne la parte tecnica del mio pensiero, credo di non essermi spiegato bene.
Il mio concetto di somiglianza, in questo caso non è legato a memoria o impressioni, bensì a correlazioni generazionali tra "Laureato" e Zabriskie".
Infatti i due film sono completamente diversi, ma accomunati da un' aria sessantottina.
JOKER1926  17/04/2012 18:38:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si, pero', nonostante tutto, e' una sensazione/osservazione che vedi e che provi tu.
Siamo sempre su discorsi soggettivi. Ma valenti.

JOKER1926