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DECALOGO 9 regia di Krzysztof Kieslowski

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  02/11/2011 16:30:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una coppia entra in crisi (forse) a causa dell'impotenza di lui.
Roman comincia ad odiarsi e spinge Hanka a lasciarlo o a trovarsi un amante,intanto però la controlla mentre lei lo rassicura.Alcuni indizi lasciano presagire la presenza di un amante,Kieslowski gioca inizialmente con i dubbi per poi rivelare allo spettatore ciò che già era intuibile.
Il regista polacco utilizza l'assenza di sesso ,in questo caso per via di una disfunzione fisica,come problematica che distrugge gli equilibri e sancisce un punto di rottura forse insanabile nell'ambito di un rapporto probabilmente già scricchiolante.I comportamenti di Hanka e di Roman (che nutre interesse evidente per una giovane paziente) sono segnali che indicano la sussistenza di un rapporto non certo idilliaco.
Il nono segmento del Decalogo è dedicato al comandamento che ordina di non desiderare la donna d'altri,qui applicabile in senso generico e non solo in modo "maschio centrico".Il finale dal sapore amaragnolo e paradossalmente speranzoso è solo un nuovo punto di partenza,a Roman sembra essere negata l'ultima scelta che potrebbe competergli,il controllo sulla sua vita e tutto ciò che gli ruota attorno sfugge per l'ennesimo scherzo del destino,in realtà il disagio fornisce un solidale appiglio adatto a ridestare ,probabilmente, l'amore perduto.
Kieslowski scava bene nelle psicologie dei personaggi, tesse con cura minuziosa ogni dettaglio,fa rinascere attraverso il dolore e la consapevolezza dell'errore i suoi personaggi eppure manca di ritmo e soprattutto tratteggia una situazione molto trattenuta che implode nell'animo dei personaggi estrapolando e manifestando con forza appena accettabile quel tormento che li affligge.