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DECALOGO 7 regia di Krzysztof Kieslowski

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Beefheart     6½ / 10  29/06/2007 11:53:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In questo settimo episodio viene trattato il dettame del settimo comandamento, ossia il "Non rubare". In realtà il "furto" in questione è qulacosa di decisamente particolare, in quanto oggetto ne è Ania, una piccola bambina, sottratta da Majka, sua vera madre, alle morbose cure di Ewa, la nonna materna, alla quale era stata ufficialmente affidata al momento della sua nascita per tutelare la madre naturale da eventuali scandali in quanto, all'epoca, ancora minorenne. A complicare le cose c'è l'insano attaccamento di Ewa verso la piccola, grazie alla quale aveva potuto soddisfare il suo profondo bisogno di maternità fortemente compromesso dai seri problemi avuti in occasione del parto della figlia Majka, motivo della concomitante ostilità nei confronti di quest'ultima, vista e considerata come la causa dei suoi mali. Ovviamente all'interno del nucleo famigliare si instaura una inevitabile situazione di tensione e precario equilibrio emozionale, destinato al collasso con la fuga di Majka ed Ania. Anche in questo caso sembra che il riferimento al titolo sia, più che altro, accessorio, mentre al centro della riflessione rimangono le complicanze, a volte irrisolvibili, dei rapporti umani, compresi quelli più stretti ed apparentemente inattaccabili come dovrebbe essere tra genitori e figli. I protagonisti abitano nel solito complesso edilizio alla periferia di Varsavia, teatro anche delle precedenti storie del Decalogo, dalle quali, stavolta, non viene mutuato nessun protagonista in nessuna repentina apparizione; così come, stranamente, non ho notato la presenza del personaggio misterioso, presunto Dio. Anche in questo caso la recitazione è all'altezza ed il contenuto, piuttosto importante, affrontato in maniera diretta, essenziale, asciutta. La fotografia, in linea con tutto il resto dell'opera ed opportunamente modigerata, si mantiene su tonalità grigie e spente. Forse alla fine, più di altri capitoli, risulta un po fiacco a livello di sceneggiatura, un po ripetitiva, con la bambina che non fa altro che svegliarsi e riaddormentarsi, per permettere agli adulti che se la contendono, di trovare il tempo per riflettere e confrontarsi. Gli eventi sono abbastanza prevedibili, ma pur sempre credibili e realistici. Dei primi sette, insieme al "Decalogo 2" fa il paio di quelli meno belli.