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DECALOGO 7 regia di Krzysztof Kieslowski

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viagem     8 / 10  25/04/2006 11:42:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Intrecciato episodio che interpreta il settimo comandamento in modo originale, presentandoci domande e nodi etici che il regista non intende risolvere all'interno della storia. Qui più che altrove Kieslowski non vuole giudicare, non vuole mostrare la verità, ma i dubbi e le diverse posizioni sul tema. Più che un film sull'atto del rubare, è un film sul senso del possesso, non di cose ma di persone.
E' giustificato il rubare se si tratta di qualcosa che già si possiede?
E' legittimata una madre a riavere il proprio figlio in tal modo?
Tutto è più difficile e sfumato perchè la madre si mostra impreparata ad esserlo ed è ancora più figlia che madre. Tutte le figure femminili esprimono sofferenza e disagio: il film si apre con le urla isteriche della piccola, la madre è angosciata dagli incubi della figlia, la madre adottiva è in ansia per il rapimento. Le figure maschili sono invece più equilibrate e meno ossessionate dal senso del possesso e in qualche modo risolveranno la situazione. E' da rilevare che, come in altri episodi, Kieslovski espone subito la situazione e l'intreccio, per soffermarsi molto più a lungo a descrivere i riflessi psicologici, le sofferenze e le emozioni dei personaggi che vivono quella situazione. E la trama diventa così quasi accessoria. Uno dei capitoli più drammatici insieme al primo e al quinto episodio.