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DECALOGO 5 regia di Krzysztof Kieslowski

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Invia una mail all'autore del commento wega     9 / 10  05/07/2009 12:48:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Non uccidere".
Rimandando qualche parola da spendere per il "Decalogo 4" che è veramente difficile, il "Decalogo 5" è uno dei migliori, in assoluto il più potente per sensazioni che riesce a trasmettere. Esteticamente non il più bello (a chi piace questa fotografia proprio non lo capisco, ma c' è di peggio, come uccidere un tassista e uccidere chi ha ucciso il tassista), è facile capire perché l' intera opera del Decalogo fosse tanto amata da Stanley Kubrick. Se il primo ha qualche correlazione con "2001", questo ne ha senz' altro con "Arancia Meccanica". Il protagonista è mosso - come Alex De Large - da un nichilismo che trova nell' infinita sequenza dell' omicidio un impulso di smisurata efferatezza. E anche in questo caso è lo Stato l' altro grande imputato (altrettanto efferato quanto sbrigativo), "processato" dal regista, che questa volta, forse per la prima, è veramente impegnato nel sociale, e le parole dell' avvocato ne sono una testimonianza. La connessione al titolo è ovvia, come è ovvio l' eterno dilemma morale che ne consegue, e cioè se sia giusto uccidere chi ha commesso un omicidio precedentemente. Da premiare, artisticamente parlando, la scelta di non schierare per forza buoni e cattivi, anche il tassista a modo suo è uno ******* di *****, e ancora una volta è il Caso il più spietato sceneggiatore della Vita.