SACRO GRA regia di Gianfranco Rosi

 Jellybelly  29/09/2013 16:21:35 » Rispondi
Non ricordo ma è possibile, io sono piuttosto triviale. Ma ti chiedo scusa, sei comunque beneducata e mi dispiace offendere le persone beneducate.

 Jellybelly  29/09/2013 16:20:40 » Rispondi
Aridanghete: le emozioni c'entrano poco e niente: Vi presento Joe Black può aver anche fatto emozionare orde di 16enni, ma rimane un film di *****, mentre "Il nastro bianco" di Haneke non vuole emozionare nessuno ma è un capolavoro. La questione è molto più complicata di così, approcciarsi al cinema in questo modo, che ti piaccia o no, è superficiale: non puoi iniziare a vedere ogni film con lo stesso stato d'animo, il modo in cui si guarda "C'era una volta in america" non è lo stesso in cui si guarda REC o Trasformers o Scusa ma ti chiamo amore, perché l'obiettivo di Sergio Leone non è regalarti un'emozione, Sergio Leone se ne sbatte delle tue emozioni; Leone vuole presentarti una storia di gangster, un'ossessione amorosa, la crescita di 2 ragazzini nati in un ambiente difficile, la loro amicizia ed il tradimento, vuole raccontarti un sogno o forse no, vuole raccontarti la disillusione e la nostalgia. Come vedi le tematiche sono molteplici, quindi l'obiettivo da raggiungere è più difficile: e molto spesso, quando un regista si prefigge un obiettivo troppo complesso da raggiungere, lo liscia clamorosamente, girando film semplicemente vuoti o arruffoni (è successo spesso a Zeffirelli, ad esempio). C'era una volta in america, invece, è un capolavoro, e lo è anche se alla sua uscita fu osteggiato dalla critica (e anche se Mereghetti lo osteggia ancora adesso), perché AL DI LA' DEGLI ASPETTI TECNICI (che sono solo uno dei molteplici elementi di valutazione di un film), affronta con delicatezza e precisione ogni tematica che si prefigge, sottolinenando ogni passaggio con inquadrature carezzevoli e musiche suadenti, come ad avvolgere lo spettatore nel mondo rappresentato da Leone. Ma se lo spettatore, invece di osservare attivamente e criticamente, se ne sta seduto in poltrona aspettando che gli si tocchi l'anima, desiderando solo intrattenersi, potrebbe rimanerne deluso. E' normale: ma l'errore è dello spettatore, non di Leone né del film.

Nessuno (se non pochissimi utenti) ha studiato cinema, qui dentro: io stesso faccio tutt'altro nella vita. Il non aver studiato cinema non è una giustificazione, basta avere un po' di gusto e guardare cinema in modo critico e non passivo. E' la stessa cosa con la letteratura o ogni altra forma d'arte: tu hai diritto di dire ciò che pensi, ma non ci fai mai una gran figura davanti a chi ne sa più di te, esattamente come se io dicessi ad un appassionato d'arte che il Guernica mi fa ****** o ad un letterato che la divina commedia è una palla. Comunque, l'invito è quello di porti sempre con umiltà di fronte ad un film come ad ogni altra opera, in modo da aumentare gradualmente la tua consapevolezza di giudizio. Altrimenti non puoi lagnarti né se il tuo sguardo viene definito superficiale (perché lo è), né quando ti viene consigliato di dedicarti al cinema d'intrattenimento, perché hai dimostrato più volte di non essere tagliata per il cinema più impegnativo.