pier91 7½ / 10 26/10/2013 20:56:54 » Rispondi Nobile, per il modo in cui osa liberare il corpo maschile, per il tentativo, in buona parte riuscito, di educare lo spettatore a quella congenita sensuale sgradevolezza. Mi ha commosso il personaggio di Henri, angosciato quello di Frank. Il suo venire allo scoperto, nel finale, illumina di senso. E insinua una strana amarezza. Turberà soprattutto gli uomini, forse ne offenderà qualcuno.
Ciao! Sei andata a vederlo a Macerata? Io ci sono stato ieri sera (sabato) alle 20.30! Mi ha intrigato l'angolazione con la quale lo hai visto... da uomo posso dirti che non mi ha disgustato affatto, prima mi ha spiazzato, poi mi ha fatto solo riflettere.
Ciao! Sì l' ho visto al Cineteatro Italia venerdì sera. Sai che ero sicura che saresti andato a vederlo? Sono contenta che tu ne abbia scritto. "Secondo me ha liberato davvero il corpo maschile" è stata la prima frase che ho detto uscendo dalla sala. Le amiche che m' accompagnavano si sono trovate subito d' accordo. Credo che il film abbia una grande carica provocatoria, e che il suo pubblico prediletto (più sensibile/vulnerabile) sia quello maschile. Ciò non toglie che Guiraudie abbia voluto parlare a "tutti". Il finale in tal senso è eccezionale. E' la chiave che ci offre il regista per far luce sulle sue intenzioni, ma anche per permetterci di frugare dentro noi stessi.
Completamente d'accordo con la tua osservazione. Personalmente ho apprezzato molto la naturalezza con la quale sono stati mostrati corpi nudi, amplessi e orgasmi (peraltro perfettamente in linea con lo stile lucido e documentaristico del film). Sarà perché sono gay, ma francamente non ho provato nulla più se non una positiva sorpresa. Poi, per carità, poter incontrare sul serio uno carino e prestante come Franck, che si rivela pure portatore di una visione della vita a due non basata solo sul sesso... tuttavia il suo fondamentale masochismo (o solipsismo emotivo, scegli tu) mi preoccuperebbe alquanto. Vivendo nella provincia italiana del 2013, però, ho buone probabilità che tutto ciò non mi accadrà mai!!!
Spero di incrociarti all'Italia per "La vita di Adele" o per "Miss Violence": così ci conosciamo finalmente anche di persona!!
Magari ci incroceremo per "Miss Violence" , "La vita di Adele" l' ho appena visto! Lo danno a Fermo in questi giorni. Sono incredibili le assonanze con "Lo sconosciuto del lago". Prevedo che le riflessioni riguardo al film di Guiraudie ti ritorneranno in mente con prepotenza vedendo quello di Kechiche. Poi mi saprai dire :)