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MOOD INDIGO - LA SCHIUMA DEI GIORNI regia di Michel Gondry

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  19/09/2013 02:30:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chi conosce bene Boris Vian sa gia' che non e' necessario un delirio visivo tanto accentuato per avvicinarsi a lui...chi conosce bene Gondry capisce che il cineasta piu' ehm surrealista d'Europa accentuera' questo suo stile fino a far perdere per strada qualcosa di un romanzo-capolavoro. Il suo cinema e' tanto bello quanto piu' facilmente si presta a venire col tempo rimosso...ma che posso farci? Maltrattato stavolta dalla critica questo film, pero' condivido il fatto che "a un passo dalla fine afferra la luce di Boris Vian e il fiore malvagio che l'ha spenta". Che ferocia...non parlerei di fiori malvagi ma di eccesso di zavorra, fermo restando che, per l'appunto, gli ultimi venti minuti sono qualcosa di letteralmente straordinario!!!!!!!! E certo che si Duris e' un tenerone appetibile e la Tatou sembra sempre la stessa dolce Amelie di un'altro film bizzarro...certo che le immagini di repertorio del Duca - artista indimenticabile da AVERE nello scaffale di casa, sono affascinanti, certo che Colin che cerca inutilmente di lavorare e' esilarante come il Chaplin di Modern Times, ma in definitiva capisco le perplessita' della critica che esalta solo un bellissimo epilogo. Eppure nonostante la ridondanza e i superflui omaggi a Truffaut vs. Fahrenheit 451 e Vigo, resta sempre l'esperienza di un cinema di una storia che fa prima sognare e poi diventa un incubo. Un mondo futuro (?) dove si ascolta ancora Duke Ellington e i nostri sogni orride realta'. E allora posso solamente invitare chi non l'ha fatto a leggere quel magnifico libro, mentre vi dico che questo film pasticciato e a tratti anche geniale, incapace come dicono molti di coniugare due spiriti liberi tanto diversi come uno scrittore rivoluzionario e un regista stimolante e barocco, questo film non del tutto riuscito eppure commovente, mi e' tuttavia piaciuto