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DECALOGO 2 regia di Krzysztof Kieslowski

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  27/07/2011 14:58:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Non nominare il nome di Dio invano".
Secondo capitolo del "Decalogo" di Kieslowski questa volta genericamente collegato al comandamento cui si ispira.O meglio,i riferimenti religiosi pur essendoci risultano piuttosto vaghi quindi non facilmente individuabili e ricollegabili al precetto cristiano.
Atmosfere intorpidenti e dialoghi saltuari ci mettono a conoscenza del conflitto interiore di una donna divisa tra due uomini,il marito ricoverato in ospedale e un amante dal quale attende un figlio.L'impellente esigenza è quella di far luce sul suo futuro,capire come comportarsi considerato che la morte del marito equivarrebbe a cambiare vita,in caso contrario l'aborto sembrerebbe l'unica via percorribile.
Il medico che ha in cura lo sfortunato consorte diventa punto di riferimento della donna, la quale nel disperato tentativo di acquisire una conoscenza che ovviamente nessuno le può garantire comincia ad assillarlo.L'uomo ha perduto in maniera tragica i suoi cari e sembra farsi carico con sempre maggior trasporto di un altro nucleo famigliare, forse per questo motivo accetta di buon grado pedinamenti e continue richieste di aiuto.
Un segmento non proprio interessantissimo per quanto l'uso di alcuni splendidi simbolismi ne accresca il pregio ,mentre le interpretabili affermazioni del medico che fanno da premessa all'epilogo lasciano spazio alla possibilità di un destino manovrato nel rispetto della vita.