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DECALOGO 1 regia di Krzysztof Kieslowski

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Invia una mail all'autore del commento Zazzauser     9 / 10  07/09/2006 02:09:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo, il Dekalog Jeden, opera di un Kieslowski che insieme a Munk e Wajda è il migliore regista polacco di tutti i tempi. Questo primo episodio è toccantissimo, senza mezzi termini, una critica alla scienza, alla matematica, a chi con i tempi che corrono resta ancora legato a numeri e formule. Il padre ha giocato con Dio, ha dimenticato Dio, non crede nell'anima, il "Non avrai altro dio al di fuori di me" per lui non ha senso, l'unico suo Dio è la scienza ed il calcolo razionale. Ha sfidato la natura, ha affidato la vita del figlio ad un computer e Dio e la natura gli hanno dimostrato tutti i suoi sbagli.
L'uomo sfida la morte, ma la morte va oltre alla razionalità, e pensare di poterla sconfiggere affidandosi a quello che dice una macchina, che non conosce morte nè prova sentimenti (ma in questo film, secondo me li prova), è un errore madornale, ed il padre viene punito per questo.
Io non credo nella morte come destino ineluttabile, non sono d'accordo con Attila Joszef che nella sua poesia "Il postino" asserisce che "il dolore" (secondo me inteso come morte) è un postino grigio e silenzioso, col viso asciutto, che girando per le strade sparisce nei portoni recando lettere, ed a queste lettere non si può sfuggire, non ci si può rifiutare di aprirle. Però sono d'accordo sul fatto che non bisogna mai sfidare la morte perchè aspetta ogni nostro passo falso per portarci con sé.
Ultima cosa: sicuramente con questo film Kieslowski si dimostra ostile all'eccessiva razionalità, ma non so fino a che punto si dimostri a favore della religione, di Dio e dei comandamenti...