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GRAVITY regia di Alfonso Cuarón

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Jolly Roger     8½ / 10  10/02/2015 00:38:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi

----------abbastanza spoileroso!--------

Un'emozione visiva impressionante.
Come hanno detto in molti nei commenti precedenti, questo film non si limita a farti vedere le immagini di astronauti nello spazio…ma ti fa sentire proprio un astronauta! Sono talmente belle e realistiche le immagini delle basi spaziali, degli astronauti che galleggiano in assenza di gravità e – non dimentichiamo – le stupende inquadrature della Terra in sottofondo, che, guardano questo film, sembra di stare lassù insieme a loro, di galleggiare in quella meravigliosa immensità.
Il film parte da subito sorprendendoti con questi effetti, con quest'atmosfera magnifica. L'imprevisto, che come si può ben immaginare si verificherà ben presto, viene tuttavia introdotto in modo tutt'altro che brusco, bensì ragionevole e molto credibile: all'inizio, traspare soltanto la notizia che un satellite è esploso, perciò gli astronauti ricevono solo un avviso informale da parte della base situata sulla Terra. Sembra infatti che l'evento non possa causare alcun problema a loro, trovandosi ad una rilevane distanza orbitale dall'esplosione…
senonché, i detriti del satellite distrutto coinvolgeranno, collidendo contro di essi, altri satelliti, che si trovano sulla stessa orbita della base spaziale in cui risiedono gli astronauti, causando una disastrosa tempesta di detriti.
Da quel momento in poi, la situazione diventerà drammatica.

Dicono che perdere il contatto fisico con una base satellitare e galleggiare in orbita sia una delle morti peggiori che possano capitare ad un essere umano (se proprio si deve fare un rigor mortis alla Zio Tibia). Si viene trasportati senza meta, per effetto di una spinta iniziale che non può essere controbilanciata da alcuna forza opposta, nel vuoto, nel silenzio assoluto, nel freddo. Si ha la sensazione di galleggiare nel nulla, ci si sente soli ed abbandonati, con la certezza di non poter mai più essere salvati. Si finisce con l'impazzire, prima o poi – la morte sopravviene con l'esaurimento dell'ossigeno contenuto nella tuta spaziale, ma, prima, proprio a causa della scarsità dell'ossigeno in circolazione nel sangue, si provano fenomeni di allucinazione e delirio…

Che strano che deve essere. Una morte davvero buffa, non fosse così tragicamente ironica: persi ed abbandonati di fronte ad un panorama così meraviglioso. Come osservare il Paradiso.
Ma dall'Inferno.
Come un neonato che non vedrà la luce, perché si è perso per l'eternità in un gigantesco grembo materno.

Questa morte atroce spiega il perché i nostri eroi, ma soprattutto la protagonista (interpretata da un'ottima Sandra Bullock) faranno di tutto per non mollare i loro deboli appigli, cercando di aggrapparsi a qualsiasi protuberanza della base spaziale, ormai in fase di distruzione. E ci faranno vivere situazioni veramente ansiogene, ci faranno davvero trepidare, perché basterebbe un attimo, basterebbe perdere per un soffio una debole presa, per venire risucchiati nel Nulla.
Il film non è solo visivamente impressionante. Anche la storia, pur nella sua semplicità – soprattutto se paragonata ad un altro film recente, ma molto più complesso come Interstellar – cattura lo spettatore, non concedendo un attimo di tregua.
Azione concitata, sempre sul filo oltre il quale si scivolerebbe nel Vuoto cosmico. Una battaglia per restare attaccati alla vita. E questo stare attaccati e stringere un appiglio non è solo una questione puramente materiale…tutt'altro, anzi. Nella metafora contenuta nel film, lo stare attaccati alla vita è prima di tutto un'azione spirituale: la protagonista, ancor prima di vincere la battaglia contro il Nulla dello spazio, dovrà combattere per trovare un appiglio contro il nulla che la circonda, dopo la morte della figlia piccola. Dovrà trovare, prima di tutto, un motivo per voler vivere – soltanto dopo questo, quando avrà maturato questa determinazione, potrà trovare le forze per voler sopravvivere a quanto le sta accadendo.
Semplicemente un film straordinario, da vedere!
-Uskebasi-  10/02/2015 01:51:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahaahahhhaaaahhaaaa il Rigore Mortis del mitico Zio Tibia!!!!
Mi sono sempre rimasti impressi in una classifica i: "Fragolati"! Ma come càzzo sono morti!?
Jolly Roger  10/02/2015 09:59:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ah ah ah mitico Zio Tibia! i morti fragolati. In effetti ma come cavolo muore un fragolato? sarà una roba dolorosa?!
a me sono rimasti impressi i morti Aldobiscardati. Me li immaginavo uccisi dalle sue carenze lessicali :-)

-Uskebasi-  10/02/2015 10:07:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di Aldobiscardati ne sono morti a migliaia...