caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

CHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO regia di Ettore Scola

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7 / 10  22/12/2015 17:55:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ritratto acritico attinto dai ricordi di Scola sul suo collega amico Fellini, il tutto parte ricreando l'ambiente del settimanale Marc'Aurelio una sorta di Cahiers du cinéma per la fucina di talenti che svezzerà la rivista, aneddoti su personaggi grotteschi che il giovane regista romagnolo incontrerà e che ne verrà ammaliato tanto da trasporli fedelmente nella sua opera, questo microcosmo felliniano ricreato ad hoc è il punto di forza della prima parte a dispetto di una seconda dove emergeranno i filmati dell'epoca.
Omaggio che si rivela eterogeneo annoverando appunto filmati dell'epoca a scopo aneddotico, visite sui rispettivi set, provini, un Mastroianni rimbalzato da Fellini a Scola che gli farà interpretare il ruolo che Fellini destinerà a Sutherland, traspare un pizzico di nostalgia nel finale.