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RUSH regia di Ron Howard

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  13/02/2014 10:37:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Spicca il gran senso della misura con cui Ron Howard è riuscito a cogliere i punti focali della rivalità storica che a metà anni '70 oppose il freddo e calcolatore pilota austriaco Niki Lauda, all'irruento playboy inglese James Hunt. Senza ricorrere a scorciatoie retoriche o a momenti gonfiati all'inverosimile l'ex star di Happy Days riferisce di un antagonismo esploso anni prima per un sorpasso azzardato sui circuiti di Formula 3, poi prolungato e alimentato sempre con crescente trasporto fino a a raggiungere il grande palcoscenico della F.1.
Quasi un odio all'inizio, riformato col tempo in una sorta di controversa ammirazione/invidia reciproca da non ammettersi nemmeno sotto tortura. Sentimento che tuttavia non mitigherà la feroce competizione, sempre presente e indimenticabile nel 1976, quando la sfida per conquistare la corona di campione fu a loro esclusivo appannaggio.
Un' annata fatta di gran premi leggendari e di sorpassi al limite, di litigi e di provocazioni più o meno pungenti, ma anche segnata del gravissimo incidente in cui rimase coinvolto al Nurburgring Niki Lauda, rimasto poi sfigurato ma non per questo rassegnato a cedere.
Un' opposizione inevitabile tra i due, vicendevolmente stimolante e forgiata su caratteri agli antipodi delineati con lucidità in questa folgorante cronaca, in cui lo sport è mezzo per entrare nella leggenda. Howard, supportato alla perfezione da scenografi e costumisti, ricostruisce un mondo scomparso, in cui il coraggio e le capacità del pilota erano più determinanti rispetto le potenzialità del mezzo. "Rush" è quindi anche un nostalgico tuffo nel passato in cui viene concesso un veloce sguardo alle vite private dei due protagonisti, tra l'altro interpretati molto bene; e se su Bruhl c'erano pochi dubbi a sorprendere in positivo è Chris Hemswort.
Davvero un buon film, consigliato anche a chi (come il sottoscritto) non ama particolarmente il cinema conciliante di Ron Howard e trova la F.1 a dir poco soporifera.