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SCUSATE IL RITARDO regia di Massimo Troisi

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badovino     9 / 10  15/10/2006 13:04:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capire Troisi significa capire un mondo...ed entrare in quel mondo magnifico fatto di pause, riflessioni, parole farfugliate, battute al limite dell'assurdo...in poche parole Massimo Troisi. Scusate il ritardo è stato uno dei suoi grandi successi. Un giovane napoletano che, disoccupato e indolente, passa le sue giornate tra litigi con la madre e la sorella a causa dell'antipatico fratello attore, sfoghi esitenziali dell'amico lasciato dalla ragazza , e storie d'amore con la simpatica e misteriosa Giuliana De Sio. Lei gli rimprovera di non dirle mai cose carine, sdolcinate...un ti amo.....niente...l'unica cosa che Vincenzo riesce a fare è dire: anch'io! Difficile accettare una situazione del genere, la presenza di una persona accanto che sembra non accorgersi di te dopo un pò stanca. Ci sono scene memorabili come quella di Troisi e Arena sotto la pioggia, l'incontro-scontro col prete che viene a benedire la casa, oppure quando Troisi a letto preferisce ascoltare la radio (Cesena -Napoli=2-1) ai discorsi della ragazza sempre più in dubbio sul loro rapporto. La recitazione è semplice e tanto più è semplice più è incisiva: questa era una delle tante doti artistiche del caro Massimo, che ha scritto e diretto la pellicola. Qui e lì si possono annotare perle di pura saggezza popolare come la questione dei contadini, le lacrime della M.adonna. A volte si sfiora davvero l'assurdo...quell'assurdo teatrale che nasce dai quadretti familiari di ogni giorno. E la morte di Troisi è stata un assurdo...abbiamo perso un grande attore, un grande sceneggiatore, un poeta che ha saputo reinventare l'arte di Eduardo De Filippo creando un personaggio unico, inimitabile...uno charlot dell'era moderna. E la rabbia aumenta pensando che avrebbe potuto salvarsi se solo avesse fatto quella dannata operazione al cuore. Massimo Troisi è morto lasciando una voragine e non parlo della sola cultura napoletana, ma dell'ampio panorama culturale italiano. Verdone, Benigni, Arena, Decaro in primis , ma anche altri attori, devono molto all'artista partenopeo.