caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA VITA DI ADELE regia di Abdellatif Kechiche

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Rollo Tommasi     8 / 10  03/05/2015 21:32:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giudico il film a freddo dopo due anni dalla sua visione al cinema.
Comprendo il senso di sgomento di alcuni lettori: io ero stata preparata da alcuni amici ad un film dai contenuti espliciti e con erotismo ricercato in modo quasi ossessivo, ma soprattutto fatto di lunghe ed estenuanti scene di sesso. Nonostante la preparazione, ho vissuto anche io attimi di panico dentro quella sala, imbarazzi furenti, e ho notato molti spettatori, per lo più anziani, abbandonare il film dopo la prima bordata di sesso....
Non capisco, però, certe reazioni politicizzate (la Sinistra, i diritti dei gender...) ed il ritrito scandalizzato appello alla protezione dei poveri fanciulli da certa pornografia a cielo aperto.

La Vita di Adele è un ottimo film assolutamente incentrato sull'amore e sulla passione, ma anche sul processo di distacco ed alienazione cui sono sottoposte le due protagoniste: il loro amore assolutamente genuino e spontaneo è sotto attacco dalla stessa vita e dalle barriere sociali che impediscono al sentimento di radicarsi.
La forza del film sta proprio in questo, che racconta la stessa dinamica di una ordinaria coppia eterosessuale.
Il razzismo e l'intollerranza sono temi secondari nell'opera: sono latenti ed inevitabili, ma ma per lo più affidati alla raggelante sottotrama della compagna di classe di Adele che si autoreprime per paura dell'emarginazione (una preoccupazione, per vero, che trova conferma in certe reazioni scomposte di altre amiche un pò omofobiche...).

I riferimenti al cibo, molto criticati da alcuni utenti, sono la metafora dell'avidità della giovane Adele per la conoscenza umana ed un indice della sua elevata sensibilità, forse anche un ponte di collegamento freudiano che il regista vuole gettare tra l'infanzia e l'età adulta per non demonizzare il sesso.
La scena del dito succhiato è incastonata in un momento dolentissimo del film, in cui davvero l'impennata erotica è ineffabile: era, invece, la testimonianza audiovisiva delle contraddizioni della Seydoux, la più formidabile confessione del suo "vorrei ma non posso". Scena potente e significativa.

Le attrici sono calate perfettamente nella parte, mutilate di ogni velo o pudore, e sono state giustamente premiate ex aequo a Cannes per la migliore interpretazione.

Unica nota dolente: il batage pubblicitario sollevato. Non credo fossero vere le voci secondo le quali il regista avrebbe schiavizzato le due attrici, costringendole a numerosi ciak fino a provocare dolori lancinanti alle parti intime...
Questo forse è stato montato ad arte (un montaggio nel montaggio nel montaggio, mi verrebbe da dire con una punta di malizia),
Niko.g  04/05/2015 16:09:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Non capisco certe reazioni politicizzate (la Sinistra, i diritti dei gender...)"
Immagino ti stia riferendo al mio commento. Mah, non vedo cosa ci sia da capire. Semplicemente ad essere politicizzate non sono le reazioni di uno spettatore, ma le dinamiche del film (la scena del gay pride per esempio...). Certo, non è un film gay militante, ma è chiaro l'intento di volersi schierare a favore della teoria del gender (motivo per il quale il film è stato premiato).
Anche riguardo alla protezione dei bambini ecc..., non vedo cosa ci sia da capire. Ti sembra normale proiettare questo film all'aperto dove chiunque, anche i bambini, vi possono assistere?
Non capisco perché non capisci.

Tu dici che il film racconta la stessa dinamica di una ordinaria coppia eterosessuale. Con calma. A parte che certe dinamiche sono comprensibili tra due persone adulte e non tra un adulto e una ragazzina quindicenne. Secondo: un conto sono le dinamiche, altro conto è decidere come raccontarle. Che ci frega di vedere per un quarto d'ora due ragazze infoiate? Fosse stata una coppia etero avrei detto la stessa cosa. Ma la domanda è: chi avrebbe mai girato un film come questo con una coppia etero? E soprattutto, chi mai se lo sarebbe filato? Nisciuno, te lo dico io. Altro che Cannes.

"Le attrici sono calate perfettamente nella parte, mutilate di ogni velo o pudore".
Sì infatti, si sono calate proprio tutto. Se per te questo significa essere grandi attrici... La verità è che viene prima la persona, la sua dignità e poi la professione. Dunque infinita ammirazione per le attrici che hanno rifiutato la parte, in questo come in altri film del genere.
Rollo Tommasi  31/08/2015 23:19:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non intendevo certo dire che questo film fosse adatto ad una proiezione all'aperto con i bambini...Infatti tutta la prima parte del mio commento è focalizzata sulla crudezza delle scene di sesso spinte agli estremi.
Intendevo solo dire che questa storia di amore gay non dovrebbe a mio parere essere strumentalizzata o politicizzata troppo, oltre le sue reali finalità divulgative: sono state dedicate tantissime pellicole ad amori eterosessuali in mille salse e sfumature, da Autumn in New York a L'Amore Infedele e Colpa delle Stelle, addirittura tre pellicole per immortalare Romeo e Giulietta ed una intera famosa saga kitsch per raccontarci il contrastato idillio sentimentale tra una umana ed un vampiro, per cui non vedo per quale ragione non sarebbe lecito girare almeno un film dedicato a questa tematica (una normalissima ascesa e caduta, con annessi pregiudizi sociali e cultural,i vissuti anche dalle protagoniste stesse, dell'amore tra due donne).
Poi, è chiaro che se fossimo tutti cattolici osservanti non esisterebbero questi film; ma se fossimo tutti xenofobi non esisterebbero film sull'Olocausto o la tratta di esseri umani; se fossimo tutti maschilisti non esisterebbero film sulla rivalsa civile delle donne.
Il mondo (soprattutto del cinema) è bello perchè vario.

Niko.g  01/09/2015 15:16:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda Rollo che io non ho messo in discussione la tematica trattata dal film, ma il modo di rappresentarla. E' il solito equivoco che si crea quando si punta il dito su qualcosa che vede coinvolti gli omossessuali.
E' un film osceno dai, inutile girarci intorno. Quelle scene senza musica e senza parole risultano pornografiche, non significano niente, non rientrano nei canoni di una necessità narrativa, sono volutamente provocatorie e mancano di rispetto verso lo spettatore. Pensi che serva questo per recuperare il gap con le pellicole che hanno immortalato gli amori eterosessuali?