caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA VITA DI ADELE regia di Abdellatif Kechiche

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
GianniArshavin     8 / 10  22/05/2014 21:21:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vincitore della palma d'oro al festival di Cannes del 2013 , "La vita di Adele" è , come dice il titolo , la rappresentazione realistica e minuziosa di alcune fasi della vita di questa ragazza prima e donna poi.
I primi piani continui , la ricerca ossessiva di ogni espressione di Adele , il soffermarsi a tratti esasperante su alcuni momenti delle giornate della protagonista potrebbero stufare qualcuno , ma a conti fatti trascinano chi guarda in una totale e completa simbiosi col personaggio. Il lavoro certosino di Kechiche coinvolge pienamente noi spettatori nel tumulto di emozioni che Adele proverà durante il suo percorso di crescita e di conoscenza/accettazione della sua sessualità.
La storia è inutile dire che assorbe totalmente l'attenzione di chi visiona , sia nei momenti topici che in quelli secondari. Mi sembra importante inoltre rimarcare come alcuni episodi della vita di Adele siano volutamente saltati , proprio a sottolineare come durante le nostre esistenze molte persone, anche quelle che consideriamo importanti , possano uscire dalla nostra vita o essere sostituite mentre percorriamo il nostro cammino.
Tecnicamente la pellicola si assesta su livelli eccelsi , con il regista perfetto nella gestione delle inquadrature e delle attrici (si parla di scene ripetute centinaia di volte). Proprio le interpretazioni principali sono un altro punto di forza dell'opera , grazie in primis ad una sconvolgente , pazzesca ed incredibile Adele Exarchopoulos. Una prestazione , la sua , davvero fuori dal comune per intensità e sentimento.
Molti i riferimenti simbolici , fra la presenza perenne del colore blu , alla morbosa attenzione di Kechiche per i pranzi di Adele e per il suo volto.
Passando alle famose scene di sesso lesbo , mi aspettavo (viste le polemiche) qualcosa di più eccessivo , mentre l'unica sequenza "tosta" è quella dei famosi 6 minuti , effettivamente molti malgrado riconosca l'importanza del momento nell'economia del film. Ho trovato invece fuori luogo la scena sul finale nel bar , quella si troppo grottesca ed evitabile.
Per quanto riguarda le pecche (comunque poche) , ho trovato un po pesantuccia la mezz'ora finale (dopo 150 minuti volati via come nulla) e poco incisivo e incompiuto il finale.
Ricapitolando considero "La vita di Adele" un grande film , purtroppo conosciuto prettamente per le scene erotiche. Questo è davvero un peccato , vista l'altissima qualità del prodotto.