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LA VITA DI ADELE regia di Abdellatif Kechiche

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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman     8½ / 10  03/11/2013 21:48:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La Vita Di Adele e' un invito ad assorbire 3 ore e passa di relazione omosessuale senza disprezzarlo.
Kechiche fa largo uso di primi e primissimi piani per immergerci completamente in un escalation di disperazione che la protagonista e' dovuta ad affrontare per ricercare la sua sessualita' incerta.

Arriva la co-protagonista Emma(Lea Seydoux) che fara' da contraltare ad un carattere fragile e altamente sfaccettato come quello di Adele, e sara' una linea guida per indirizzarla verso il mondo lesbo.

A volte il regista cerca di farci immedesimare in queste due ragazze che si godono la vita uscendo fuori dagli schemi di una societa' ripiena di preconcetti e codici etici da seguire alla lettera...
A volte calca la mano sull'interazione sessuale complicata da gestire con una longeva sequenza che gia' ha fatto discutere.
Non spiazzano le dosi di violenza iniettate in action movies o negli horror sadici...ma si deve gridare allo scandalo con La Vita Di Adele e con la sua scena piu' bella e significativa.

6 minuti di sesso...di intenso sesso che sfiora si la pornografia,ma solo cosi' facendo puoi metterti nella loro stessa condizione e aprire gli occhi,togliere i salami dagli occhi per comprendere un'analisi tra le piu' intelligenti fatte per questo tema.

L'omosessualita' non e'un concetto che deve suonare come un qualcosa di dispregiativo,ma deve essere sussurrato trattato con rispetto.Non c'e spazio per il disprezzo e per l'indignazione.
Kechiche ci invoglia a rompere le barriere della normalita' per ambientarci nella anormalita'e renderla sana,viva pulsante.

Un'esperienza da vivere in prima persona.Un'opera importante e giustamente premiato a Cannes con la Palma D'Oro.

Non mi dilungo piu' di tanto sul film.

Per la video-recensione vi metto il link:

http://www.youtube.com/watch?v=uI9Obx_JSR4&feature=c4-overview&list=UUfEYemP0J-uphdRbK_p4zeQ
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  09/12/2013 01:59:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao tnx, mi permetto di contestarti tre cose:
1) Il concetto di "normalità" e "anormalità" è accettabile se gli dai un'accezione puramente quantitativa, altrimenti è razzista. Non è Kechiche a "rendere sana" l'anormalità omosessuale, semmai è l'atteggiamento culturale prevalente verso l'omosessualità ad essere insano e Kechiche è stato bravissimo a trattare quel tipo di passione come andrebbe sempre trattato: cioè come normalissimo.
2) Adele non viene "indirizzata nel mondo lesbo" (tanto che probabilmente non si innamorerà più di una donna e comunque resta sempre distaccata da quell'ambiente anche mentre sta con Emma), ma si innamora di un Essere Umano: questa è la sostanza più importante ed edificante di questo film. Non ci si innamora di un genere ma di una persona.
3) Non so a cosa ti riferisci nel definire "complicata" l'interazione sessuale tra le due donne... a me sembra che mai prima d'ora era stata mostrata nella sua semplicissima (e naturalissima) animalità un rapporto lesbico di passione assoluta tra due donne! Non è l'omosessualità a dover essere trattata con rispetto (come vorrebbe certa ipocrisia tutta cattolica) ma l'intera sessualità umana che comprende anche questa accezione che in troppi vorrebbero rimuovere o separare dal coinvolgimento sentimentale. L'altro merito di Kechiche sta proprio nell'averci saputo mostrare che i due aspetti possono viaggiare insieme o separati a prescindere dal sesso biologico dell'oggetto del desiderio.