ATLANTIC RIM regia di Jared Cohn

-Uskebasi-     2 / 10  20/07/2013 19:13:55 » Rispondi
L'ho visto in lingua originale senza tentare minimamente di capire.
Lo sforzo di tradurre una cosa del genere, con quelle poche basi che ho del caro idioma transatlantico, per il mio emisfero sinistro sarebbe risultato più fatale di un drift con la Cipriani. E' giusto comunque che aumenti il mio voto di almeno mezzo punto per la mia colpevole malcomprensione, quindi: 2.
Narrerò quello che ho intutito. Scriverò tutto il film per permettere a te di giudicarlo senza la tortura di vederlo.

SOLO SPOILER

Se rammento bene inizia con un improbabile ciurma di una raffineria formata da 2 elementi che comunica con l'equipaggio improbabile di un sottomarino formato da 2 ragazzine. Un Kaiju draghiforme pone fine alle loro pene. In un improbabile sala che sembra più un'aula delle scuole medie, la notizia viene discussa dall'improbabile esercito americano assemblato così:
-un uomo guercio con una benda trovata in un sacchetto di patatine;
-una scenziata che dimostrerà nel corso del film che il suo cambio d'abito poteva essere materia di studio per Planck;
-un'improbabile f1ghetta che non può assolutamente essereli lì;
-un tizio anonimo;
-un doveroso capitano che probabilmente è mio padre, anche se non si è mosso di casa e parla solo italiano.
Dovrebbero arrivare a dire che la soluzione sia chiamare i 3 improbabili piloti di robot giganti formati da un biondo attore di Baywatch, una bionda che in un film porno sarebbe stata molto più credibile, e un immancabile signore di colore.
I nostri eroi arrivano a piedi all'appuntamento, attraversando una pista aerea credo, atteggiandosi con una insopportabile ed infinita camminata al rallentatore. Indosso, delle improbabili tute da Power Rangers, sicuramente penetrabili anche da un coltello di plastica. Ognuno entra nel proprio robottone dagli interni tecnologicamente regrediti, e si immergono nelle profonde acque dell'Atlantico.
Questo è senza ombra di dubbio il punto più basso del film. La discesa durerà pochi minuti, ma il nostro corpo li avvertirà come giorni.
I 3 sono costantemente monitorati, dal famoso manipolo di uomini sopracitati, in un improbabile ufficio dove le comparse stanno facendo (giustamente) tutt'altro, forse lavorano veramente. A nessun altro interessa il destino del mondo. 2 robot vengono disabilitati elettronicamente dal mostro, l'altro emergerà in verticale dalle basse acque di una spiaggia per avvisare i bagnanti. Qua combatterà con il Kaiju draghiforme mentre alcuni soldati gli danno un sostanzioso aiuto con mitragliette da softair.
Nel frattempo la scenziata ha cambiato inspiegabilmente abito.
Il mostro viene sconfitto. Baywatch parcheggia il robot sulla spiaggia e scende a fare 2 passi nella cittadina.
Questa invece è la parte che meno ho capito. Nelle strade ci sono decine di morti senza detriti o distruzione vicino, magari un serial killer uscito da un altro film ha approfittato del disordine e ha ucciso molti, ma purtroppo non tutti. Forse Baywatch viene scambiato per l'assassino, perché subito dopo viene misteriosamente arrestato. La sua cella è una stanza di un capannone sorvegliata da un soldato. Appena rinchiuso, il biondo inizia a fare flessioni e addominali manco fosse un oldboy qualunque ingabbiato da mesi o anni. Viene liberato per una serata di gala in cui riceve pure una medaglia, ma il giorno seguente è di nuovo in cella.
Spunta fuori un altro Kaiju draghiforme e così i suoi 2 compagni si trovano costretti a liberarlo. Sarà uno stealth a neutralizzare la minaccia, sotto la visione del solito ufficio molto più caldo dove anche le comparse esultano, nonostante si veda chiaramente che il mostro non muore, ma scappa.
Ancora una sera di festa tra i 3 amici, con qualche piccolo screzio a dire la verità.
L'indomani la scenziata si ricorda di avere a disposizione un improbabile aggeggio da mettere in testa per entrare in sintonia con il robot se ho capito bene, o forse lo ha costruito nella notte utilizzando vecchi occhiali e plastica colorata. Poco male, perché il Kaiju draghiforme, o chi per lui, torna in città a seminare il terrore. Allora i Power Rangers volano con i loro robot a risolvere la situazione. Da notare come i robot (se sono i stessi) si siano inspiegabilmente ridimensionati: sono mezza gamba di quello che erano prima.
Qua combattono, di là c'è un tentato ammutinamento da parte di occhio-solo, e si arriva finalmente al finale.
La bionda e l'altro sono a terra. Sono caduti dentro il robot ma escono da questo da un altezza misera, come fosse uno skate. L'inquadratura non ci permette di vedere il robot. L'altro, Baywatch, trascina il mostro con una bomba fino allo spazio e lo fa esplodere lassù, mentre lui ricade inerte nella Terra. A parte il fatto che ricade precisamente nello stesso punto (come del resto si era già miseramente visto in Man of Steel), è tremendamente comico vedere come lo evitano le persone a terra, cioè i 2 compagni e il capitano che, grazie al dono dell'ubiquità, era anche lì. Si scansano accelerando leggermente il passo e guardando il cielo come se stesse cadendo da 3 metri un gavettone.
Ebbene si, il gigante di ferro precipitato dallo spazio non fa nessun cratere.
E ancora meglio, Baywatch, che per essere buoni doveva essere raccolto con il cucchiaino, ne esce illeso.
Anche lui lo vediamo alzarsi in piedi dal nulla ed esultare. Un grido simile a quello che farete una volta finito il film.
Se ne va baciando la bionda, mentre il capitano CON IL CELLULARE FA UNA FOTO AI ROTTAMIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!! Ma non era meglio farla ai mostri giganti?!!

Voglio Indian Rim.