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ADDIO ULTIMO UOMO regia di Alfredo Castiglioni, Angelo Castiglioni

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Aenima     7 / 10  14/03/2005 14:21:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gli archeologi Alfredo e Angelo Castiglioni, responsabili, tra le tante scoperte, di aver riportato alla luce ninte poco di meno che "BERENICE PANCRISIA" (la città d'oro dei faraoni citata persino da Plinio il vecchio nel suo "Naturalis Historia"), documentano, attraverso questo Shockumentary, le morenti abitudini di una realtà primitiva, mettendola costantemente in relazione con la quotidianità della civiltà evoluta.
Il titolo in questione è un documentario a tutti gli effetti, che mostra, senza filtri convenzionali, la veridicità della vita e le abitudini di due società paradossalmente contemporanee. Ciò che fa trascendere "Addio ultimo uomo" dai canoni tradizionali del documento cinematografico (per come fu inteso alle origini da Demeny e Matuszewski) è la visione troppo soggettiva con cui ci vengono mostrate le immagini.
Per il resto il film non fa una piega..."Crudele e poetico allo stesso tempo", come suggerisce più volte il narratore fuori campo.
Attraverso i riti e le usanze popolari, i Castiglioni analizzano l'ideale di collettività "dell'ultimo selvaggio", da noi dimenticato tra le pagine di un libro di storia sulla civiltà occidentale.


ATTENZIONE: se siete facilmente impressionabili evitatelo come la peste!
Questo film appartiene alla famigerata categoria dei "mondo movies", nati nei primi anni '60 con "Mondo Cane" di Jacopetti e Prosperi: operazioni di chirurgia plastica, scorticamenti, uccisioni di animali, e persino un evirazione che non lascia nulla all'immaginazione, sono solo alcune delle atrocità che caratterizzano questa pellicola.