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LA NOTTE DEL GIUDIZIO regia di James DeMonaco

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Invia una mail all'autore del commento pompiere     4½ / 10  12/12/2014 18:31:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel 2022 i nuovi Padri Fondatori americani (ma chi l'ha eletti a questi?) hanno istituito 12 ore notturne annuali durante le quali ogni crimine violento può essere commesso - omicidio compreso - senza che ci sia alcuna conseguenza civile/penale per chi lo attua.

Il risultato è una storia di personaggi stupidi che entrano in scena senza un adeguato background. La famiglia benestante protagonista abita una casa fisarmonica dove i corridoi e le stanze si allargano o si restringono secondo le convenienze della narrazione: spazi sconfinati e buio per il terrore, mezzo metro per le emergenze e le riunificazioni-lampo del gruppo.

E così il figlio-sosia-di-valerio-scanu appare perspicace come l'acqua degli gnocchi; la figlia è aperta di gambe e chiusa d'orecchie; il padre (Ethan Hawke) segue un motto categorico: "se posso fare una cosa sbagliata, io la faccio"; la madre, l'attrice nota come Cersei Lannister, è una donna decisa e coerente ("no, non lo voglio" significa "sì, lo voglio"); i feroci assassini emergono nelle impagabili figure femminili, le quali preferiscono strillare come fossero nostrane conduttrici tv piuttosto che calare l'ascia. Per non parlare dei vicini che, prima comperano un bene vitale, e poi se la prendono con chi gliel'ha fornito (lo sanno tutti che il reclamo va presentato entro 8 giorni).

Qualsiasi premessa che vorrebbe il film pronto per approfondimenti sociologici naufraga dopo le prime schermaglie dialettiche, lo spunto già di per se poco verosimile ma stuzzicante resta per l'appunto un aperitivo preso di corsa. Vengono perduti così elementi bisognosi di approfondimento quali l'etica, la morale, la giustizia, il senso della famiglia e dell'educazione.