Cagliostro 7 / 10 12/08/2013 10:21:13 » Rispondi Sarò breve anche se questa pellicola meriterebbe un'analisi compiuta. The purge è scritto bene, diretto egregiamente malgrado qualche eccesso nell'uso (giustissimo) della camera a mano, ha una fotografia non sempre eccellente ma comunque buona, ed interpretato molto bene. Sotto un profilo artistico e tecnico, sono assai pochi i difetti riscontrabili. Sotto il profilo contenutistico, i film posso piacere oppure no, ma il gusto non incide e non deve incidere sulla qualità di un'opera. Oggi, sempre di più, leggo (ma non solo su questo nostro sito, ma anche su IMDB e su altri siti europei) commenti assurdi secondo cui se un film non è piaciuto allora è un film fatto male. in realtà questi due piani dovrebbero essere tenuti distinti... Sotto il profilo contenutistico i referenti culturali di The purge sono in generale la narrativa di genere cosiddetto distopico i cui riferimenti più pregnanti sono quelli a Huxley (e all'orgia collettiva di Brave New World) . Dal punto di vista cinematografico i riferimenti si incentrano sulla filmografia di John Carpenter (che a prorpia volta si inspira alla narrativa di Huxley, Bradbury Campbell, Dick eccetera). Meglio astenersi da paragoni con referenti quali i film di Kubrick e di Peckinpah. Mi meraviglio che nessuno, ma forse non lo ho letto io, abbia notato che The Purge è semplicemente una versione orrifica e parzialmente spoglia della sua filosofia originale del 22° episodio della prima serie di Star Trek intitolato "Il Ritorno degli Arconti". The Purge è un buon film low budget, che merita di essere visto, che sa intrattenere e che sa suggerire degli spunti di riflessione. Bella prova per DeMonaco che qui consolida il prorpio sodalizio con Hawke.