caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LUCI DELLA CITTA' regia di Charles Chaplin

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
JOKER1926     7 / 10  30/01/2015 15:18:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si possono fare perlomeno due distinzioni, si possono edificare almeno due macrocategorie circa Charles Chaplin. Esistono i primissimi cortometraggi e gli altri film, a partire dagli anni venti, composti da una durata filmica ben diversa. Ecco, a nostro parere, sono questi appartenenti alla seconda categoria ad aver reso grande e indimenticabile l'attore e regista.

"Luci della città" è parte integrante, insieme ad altri esempi, vedi "Il monello", di tale regia. Il prodotto del 1931 si avvale di un Charles Chaplin, nella parte attoriale di Charlot, di massimo livello, di massima mimica.
La trama si stringe nel nome di una favolosa cupidigia e speranza, plot di altri tempi, affascinante nella sua illustrazione così incantata.
Il lavoro registico è portato avanti attraverso sequenze famose, specie quella iniziale accompagnata da un accattivante lavoro musicale. Per il resto, col cuore colmo di spietatezza, possiamo dire che forse qualcosa manca, anzi è in più.
Eccessiva forse la durata, almeno una decina di minuti (almeno) potevano esser tagliati; insomma con "Luci della città" il pericolo della ripetitività di alcune sequenze sembra registrarsi in modo oggettivo. Lo spettatore, arrivati ad un certo punto, non aspetta altro che l'aspettato epilogo, vera fonte essenziale dell'apparato di Chaplin. In questa ultima parte è racchiusa la grandissima parte della pellicola, gli sguardi e il finale simbolico e non chiuso è fra i più grandi di sempre. Per importanza e per impatto visivo, altro che letteratura.