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LA FEBBRE DELL'ORO regia di Charles Chaplin

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ULTRAVIOLENCE78     7½ / 10  07/02/2009 02:35:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“La febbre dell’oro” è sempre stato uno dei lungometraggi di Charlie Chaplin che mi ha appassionato di meno: forse per l’eccesso di un favolismo che deborda nell’epilogo, e che mi dato l’impressione di stridere con l’impianto narrativo preminente, fondato –come sempre in Chaplin- sul connubio tra dramma e comico. Ed infatti le scene più divertenti ed altamente espressive sono proprio quelle in cui –paradossalmente- sono rappresentati i patimenti legati a condizioni negative quali la disperazione, la fame e la solitudine.
Bellissime alcune sequenze, come ad esempio quelle famosissime della danza dei panini, dello scarpone cucinato e mangiato, e della capanna oscillante sul bordo estremo di un precipizio (scena, quest’ultima, in cui risalta una scenografia curata scrupolosamente).
Ottimi anche la fotografia e talune trovate effettistiche (vedi la sequenza della morte di Larson).